GLI ITALIANI E IL MELONE: L’80% LO PORTA IN TAVOLA,
3 SU 4 VORREBBERO ESSERE GUIDATI NELL’ACQUISTO
L’identikit dei consumatori al Primo Simposio del Melone Mantovano IGP: il frutto è scelto per il gusto e la sua freschezza, per essere consumato a pranzo e cena, ma anche in uno spuntino o durante un aperitivo,
dove esprime tutta la sua versatilità
(Mantova, 28 luglio 2025) - È uno dei frutti simbolo dell’estate, consumato da 8 italiani su 10 per il suo gusto dolce, la sua freschezza e la sua versatilità a tavola. Stiamo parlando del melone, un prodotto che da solo rappresenta il 5,6% dei consumi totali di frutta del paese. Ma in che modo questo frutto si fa strada tra le incertezze, i dubbi e le speranze dei consumatori moderni? A questa domanda hanno risposto due ricerche presentate durante il convegno del Primo Simposio del Melone Mantovano IGP che si è svolto mercoledì scorso presso il Palazzo Ducale. Una tre giorni che ha riunito operatori della produzione, distribuzione italiana ed europea, organizzata dal Consorzio di Valorizzazione e Tutela del Melone Mantovano IGP in collaborazione con cinque importanti case sementiere.
Nel corso dell’incontro, Valeria Giachino, Senior Consultant YouGov Shopper Italy, ha tracciato un quadro del sentiment del consumatore europeo dei prodotti di largo consumo. Dal panel di YouGov emerge un consumatore europeo pessimista e preoccupato per il futuro, ma anche attento ai prodotti che compra. Questo secondo aspetto vale soprattutto in Italia, dove il 64% dei consumatori ritiene che le proprie decisioni d’acquisto abbiano un impatto sociale, contro una media europea del 44%. Il 75% degli italiani preferisce l’acquisto di prodotti locali e l’83% sceglie il Made in Italy.
Ad entrare più nel dettaglio nei consumi di melone è stata la ricerca di SG Marketing, presentata dal Market Research Analyst Roberto Rainò. Secondo i risultati l’80% delle persone in Italia ha consumato melone negli ultimi 12 mesi. Il 46% acquista almeno tre tipologie di melone diverse, con un predominio del melone retato a polpa arancione, che vede una penetrazione del 95%.
Molto importante è la stagionalità: il 77% degli intervistati in Italia acquista meloni solo da giugno ad agosto, mentre solo il 23% fa acquisti anche fuori dall’estate. I principali motivi di acquisto sono “perché è rinfrescante” (55%) e “perché è buono” (50%) a conferma che il consumatore cerca nel frutto un’esperienza appagante e soddisfacente. Ma come viene scelto un melone? Il principale aspetto preso in considerazione è il grado di maturazione (47%), seguono il prezzo (42%), la stagionalità (40%), la varietà (36%) e altri fattori come l’origine, l’assenza di difetti e il colore della polpa.
Il melone, un prodotto per ogni momento della giornata Per quanto riguarda il formato, il 78% acquista esclusivamente melone intero. Il melone tagliato a metà è stato acquistato dal 14%, ma anche il melone a fette e i cubetti hanno un loro pubblico. Questo fattore è legato ai momenti di consumo, dove prevalgono pranzo e cena. Allo stesso tempo, però, emergono gruppi di persone che lo scelgono per uno spuntino (36%) o durante l’aperitivo (8%), a testimonianza della versatilità di questo prodotto, usato in preparazioni salate, dessert e anche come snack.
Uno spiedino di meloni e gamberi, una bruschetta di melone, fichi e prosciutto, o un’insalata in cui si aggiungono melone, gorgonzola e noci, sono alcuni degli esempi di come il melone possa accompagnare anche momenti come le serate finger food e i cocktail party.
La provenienza, un fattore positivo da approfondire
Anche la provenienza da aree vocate, come i territori di produzione del Melone Mantovano IGP, per i consumatori è importante: per il 48% è garanzia di miglior sapore, per il 29% di freschezza, per il 26% di qualità costante e per il 24% di controlli di filiera. Per l’82% degli intervistati, inoltre, i marchi IGP influenzano positivamente il valore economico percepito di un prodotto. Ma in questo ambito c’è anche una forte richiesta di informazione: solo il 36% è in grado di indicare un’area vocata. Allo stesso tempo, il 73% chiede di essere guidato nella scelta del melone, da fruttivendoli e personale dei reparti ortofrutta o da informazioni sugli espositori.
Oltre a fare il punto sul consumatore, il Convegno “Il melone, fra tradizione e innovazione, nel mercato che cambia” ha affrontato aspetti legati alla produzione e ai cambiamenti climatici. L’incontro è stato realizzato nell’ambito del Primo Simposio del Melone Mantovano IGP, un vero e proprio evento esperienziale che per la prima volta riunisce tutta la filiera. Il Simposio, che si è tenuto dal 22 al 24 luglio nell’area produttiva di Mantova, ha rappresentato un’occasione unica per fare il punto su presente e futuro di questa eccellenza italiana.
Il Melone Mantovano IGP
Il Melone Mantovano è un prodotto riconosciuto a livello europeo per la sua tipicità, e per questo protetto dalla IGP. La produzione avviene in un’area geografica delimitata in specifici territori delle province di Mantova, Cremona, Modena, Ferrara e Bologna. Qui il clima è particolarmente favorevole alla coltivazione e all’espressione delle qualità di meloni a polpa arancione retati con fetta, retati senza fetta e lisci. Grazie alle caratteristiche di territori vocati e a una lunga tradizione di coltivazione, il gusto del Melone Mantovano è apprezzato da secoli, fin dai tempi dei Gonzaga.
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