Biennale Architettura 2025 Intelligens
La Biennale di Venezia
19. Mostra Internazionale di Architettura
Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva.
a cura di Carlo Ratti
10 maggio – 23 novembre 2025
Venezia, Giardini, Arsenale e Forte Marghera
Venezia, 8 maggio 2025 - Sarà aperta al pubblico da sabato 10 maggio a domenica 23 novembre 2025,
ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera la 19. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo
Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., a cura di Carlo Ratti, organizzata dalla Biennale di
Venezia. La cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà sabato 10 maggio 2025.
LA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CURATORE
«L’architettura è sempre stata una risposta a un clima ostile. Fin dalle prime “capanne
primitive”, la progettazione umana non è stata guidata solo dalla necessità di ripararsi e di
sopravvivere, ma anche dall’ottimismo. Le nostre creazioni hanno sempre cercato di colmare il
divario tra un ambiente ostico, degli spazi sicuri e vivibili di cui abbiamo bisogno e il tipo di vita
che vogliamo vivere. Oggi, mentre il clima diventa meno clemente, questa dinamica viene portata
a un nuovo livello. Negli ultimi due anni il cambiamento climatico ha subito un’accelerazione che
sorprende persino i migliori modelli scientifici. Nel 2024 la Terra ha raggiunto le temperature più
alte mai registrate, spingendo le medie globali oltre l’obiettivo di 1,5°C fissato dagli Accordi di
Parigi. E con gli incendi di Los Angeles, le alluvioni di Valencia e Sherpur, la siccità della Sicilia,
abbiamo assistito ad un attacco feroce e senza precedenti degli elementi naturali. Quando le
conoscenze e i sistemi che hanno guidato a lungo la nostra comprensione cominciano a fallire,
sono necessarie nuove forme di pensiero. Per decenni, da quando abbiamo iniziato a tenere in
conto le emissioni di carbonio, la risposta dell’architettura alla crisi climatica è stata incentrata
sulla mitigazione e sulla riduzione del nostro impatto sul clima. Quest’approccio non è più
sufficiente. L’architettura deve andare oltre la sola mitigazione, ricollegarsi alla sua lunga storia di
adattamento e ripensare il modo in cui progettiamo per un mondo ormai alterato.»
«L’adattamento richiede un cambiamento fondamentale nella pratica architettonica. La
Mostra di quest’anno, Intelligens. Natural. Artificial. Collective. invita alla collaborazione tra diversi
tipi di intelligenza per ripensare insieme l’ambiente costruito. Il titolo, un neologismo la cui parte
finale, “gens”, significa “popolo” in latino, è un invito a sperimentare l’intelligenza al di là
dell’attuale attenzione limitata all’AI e alle tecnologie digitali e a dimostrare come possiamo
adattarci al mondo di domani con fiducia e ottimismo. Intelligens è un laboratorio dinamico che
riunisce esperti di varie forme di intelligenza. Per la prima volta, la Mostra presenta oltre 300
contributi di più di 750 partecipanti: architetti e ingegneri, matematici e scienziati del clima,
filosofi e artisti, cuochi e codificatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti, e molti altri. In
tempi di adattamento, l’architettura è al centro. In tempi di adattamento, l’architettura deve
attingere a molteplici forme di intelligenza: naturale, artificiale e collettiva. In tempi di
adattamento, l’architettura deve rivolgersi a più generazioni e a più discipline, dalle scienze
tecnologiche alle arti. In tempi di adattamento, l’architettura deve ripensare l’autorialità e
diventare più inclusiva. Deve farsi flessibile e dinamica come il mondo per cui stiamo
progettando.»
UN QUADRO CURATORIALE APERTO
«Siamo partiti con una missione: aprire il processo curatoriale. Ovunque il viaggio ci
abbia portato, abbiamo invitato la comunità locale a unirsi a noi – amici, colleghi e una vasta rete
che si estende all’architettura e non solo – intorno a un tavolo. L’esercizio curatoriale al centro
della Biennale Architettura 2025 è stato Space for Ideas, un invito a presentare proposte da parte
di persone provenienti da tutto il mondo che si è evoluto in una piattaforma di feedback e di
iterazione tra il Curatore e i partecipanti alla Mostra. Le numerose risposte a questo forum aperto
hanno rappresentato una sfida in termini di elaborazione delle informazioni e messo in luce un
insieme di pensatori, professionisti e nuove proposte che altrimenti sarebbe stato impossibile far
conoscere. Questo processo curatoriale ha prodotto una Mostra che è più grande della somma
delle sue parti, e più grande di quanto avrebbe potuto essere attraverso la sola attività di
sensibilizzazione individuale. Space for Ideas è stato un esperimento e un impegno per cercare di
riprodurre la spontaneità, considerata un tratto distintivo dell’intelligenza nelle sue molteplici
forme. Il gruppo di partecipanti che ne è derivato abbraccia diverse generazioni, da professionisti
esperti che innovano ancora a novant’anni a neolaureati che hanno appena iniziato la loro carriera.
Vincitori del Premio Pritzker, ex curatori delle Mostre della Biennale di Venezia, premi Nobel e
Royal professor si affiancano ad architetti emergenti e ricercatori. Questa ricchezza di contributi
richiede un nuovo approccio all’autorialità. Intelligens sfida la tradizione che vede l’architetto
come unico creatore, con gli altri professionisti relegati a ruoli di supporto. La Mostra illustra un
modello di autorialità più inclusivo che si ispira alla ricerca accademica. In questo caso,
l’autorialità è attribuita a coloro che contribuiscono in modo significativo alla progettazione,
all’esecuzione e all’analisi di un progetto, indipendentemente dal loro ruolo primario.
Quest’approccio collaborativo garantisce il riconoscimento del contributo intellettuale di ogni
collaboratore. Allo stesso modo, in tempi di adattamento, tutte le voci che guidano la
progettazione devono essere riconosciute.»
«Inoltre, il Manifesto dell’Economia Circolare della Biennale Architettura 2025, sviluppato
insieme ad Arup e a Ellen MacArthur Foundation, fissa obiettivi audaci per la riduzione dei rifiuti
e la promozione del riutilizzo dei materiali. La maggior parte della Mostra stessa è stata progettata
utilizzando pannelli di legno riciclato che alla fine dell’Esposizione verranno triturati e trasformati
in nuovi materiali.»
LA MOSTRA
«La Mostra inizia nelle Corderie con un duro confronto: le temperature globali aumentano
mentre le popolazioni globali diminuiscono. Questa è la realtà che gli architetti devono affrontare
in tempi di adattamento. Da qui, i visitatori attraversano tre mondi tematici, che a loro modo
propongono esperimenti di adattamento: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective
Intelligence. La Mostra culmina nelle Artiglierie con Out, che guarda allo Spazio non come una
fuga, ma come un modo per contribuire a gestire le crisi che dobbiamo affrontare sulla Terra. Ogni
sezione è concepita come uno spazio modulare e frattale: un organismo che collega progetti di
grandi e piccole dimensioni, creando una rete di dialogo e permettendo ai visitatori di trovare la
propria strada attraverso la Mostra.»
«Con la sede del Padiglione Centrale in ristrutturazione nel 2025, Venezia non ospiterà
solo la Biennale Architettura, ma diventerà un Living Lab. La città stessa, una delle più minacciate
del pianeta di fronte ai cambiamenti climatici, farà da sfondo a un nuovo tipo di Mostra, dove
installazioni, prototipi ed esperimenti sono sparsi tra i Giardini, l’Arsenale e altre zone. Questi
Progetti Speciali coinvolgono gruppi multidisciplinari composti da architetti, scienziati e aziende,
e offrono soluzioni innovative e spunti per problemi urgenti a livello locale e globale. La Mostra è
percorsa da progetti che formano un Canon che potrebbe contenere lezioni preziose per gli
architetti che cercano di affrontare in modo esaustivo il tema della Biennale Architettura oggi.»
«Ispirandoci all’approccio di Rem Koolhaas alla Biennale Architettura 2014, abbiamo
cercato di creare una coerenza tematica tra le Partecipazioni Nazionali all’interno della cornice
One Place, One Solution. Abbiamo invitato ogni nazione a esplorare strategie architettoniche
fondate sul proprio contesto locale, ma rilevanti per le sfide globali.»
«In definitiva, Biennale Architettura 2025 è più di una mostra: è una reazione a catena, un
esperimento di unione di voci e forme di intelligenza diverse. Alcune risuoneranno più forti di
altre. Tuttavia, ci auguriamo che questo sforzo corale offra nuovi spunti di riflessione su una delle
sfide fondamentali del nostro tempo: adattarsi a un mondo alterato.» - (Testo integrale di Carlo Ratti
allegato)
GENS PUBLIC PROGRAMME
«In tempi di adattamento – spiega Carlo Ratti - istituzioni come La Biennale di Venezia si
trovano in una posizione unica per creare collaborazioni con altre importanti istituzioni importanti
e portare il proprio messaggio a un pubblico il più ampio possibile. Intelligens ha creato
connessioni con altre istituzioni globali, la COP30 dell’ONU a Belem, C40, la Baukultur
Alliance di Davos, il Soft Power Club e molte altre. Il programma pubblico GENS ospiterà una
moltitudine di conferenze, workshop e altre attività che coinvolgeranno un pubblico grande e
piccolo, locale e remoto.»
GENS si svolgerà per tutti i sei mesi della Mostra. Le Conferenze si terranno dal 10 maggio
nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian (sede della Biennale a San Marco) e al Teatro Piccolo
Arsenale, dove scienziati, artisti, attivisti, studenti, politici e professionisti sveleranno la varietà
degli approcci umani all’adattamento. I Workshop avranno luogo a partire dal primo giorno di
pre-apertura, giovedì 8 maggio, presso lo Speakers’ Corner alle Corderie dell’Arsenale nel cuore
della Mostra, enfatizzando il dialogo interdisciplinare come tema centrale di Intelligens. Insieme
alle Conferenze, i Workshop invitano il pubblico a interagire con le idee e i materiali della Mostra,
mobilitando l’intelligenza collettiva per trasformare l’ambiente costruito e naturale in risposta alla
crisi climatica, ed espandendo il significato di Intelligens attraverso il discorso pubblico. Lo
Speakers' Corner è progettato da Christopher Hawthorne (Senior Critic, Yale School of
Architecture), Johnston Marklee (Johnston Marklee & Associates) e Florencia Rodriguez
(Direttrice, University of Illinois Chicago School of Architecture), con il supporto del Lincoln
Institute of Land Policy. A questi appuntamenti si affianca Restaging Criticism, una serie di
incontri dedicati alla critica architettonica contemporanea, a cura di Christopher Hawthorne e
Florencia Rodriguez per lo Speakers’ Corner, articolati in quattro categorie: Modalità e Piattaforme,
Territori, Operatività/Operazione, Voci emergenti. L’intero programma sarà continuamente aggiornato
sul sito della Biennale: https://www.labiennale.org/it/architettura/2025/gens-public-programme
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE della Biennale
«Costruire con intelligenza il mondo, ascoltando l’intelligenza della terra. Ecco Intelli/Gens,
ed è quel che Carlo Ratti edifica con la sua visionaria Mostra, che già dal titolo si annuncia come
riflessione fondativa per i futuri prossimi, materia di studio e dibattito per la comunità scientifica e
artistica e per il pubblico che la visiterà.»
«Il tempo futuro è difatti il progetto e il pensiero di Carlo Ratti. La sua speciale
visione travalica la contemporaneità - che è il tempo della dismissione - per fare dell’architettura,
riparo dell’uomo dalla notte dei tempi, capacità di abitare il mondo. Nell’agone dialettico delle
varie discipline, costellato da algoritmi che interpella al modo di vaticini, Ratti decifra ciò che
siamo e che saremo – come individui e società – nel flusso digitale che ci destina nel domani, il
tempo di noi Gens dotati di Intelligenza. E se l’intelligenza è alla base del processo evolutivo
dell’individuo, nel senso più nobile del suo essere civis (sostantivo di terza declinazione, quindi sia
maschile che femminile), l’architettura è lo spazio in cui essa può dispiegarsi, in una negoziazione
costante con il territorio. Attraverso funzioni, simboli e relazioni, l’intelligenza genera architetture
guidate da principi etici, estetici ed ecologici. Non a caso, la parola greca oikos significa sia “casa”
da abitare che “ambiente” dove immergersi.» - (Testo integrale di Pietrangelo Buttafuoco allegato)
LEONI D’ORO ALLA CARRIERA
Sono stati attribuiti alla filosofa statunitense Donna Haraway e all’architetto, progettista e designer
italiano Italo Rota (2 ottobre 1953 – 6 aprile 2024) rispettivamente il Leone d’Oro alla Carriera e il
Leone d’Oro Speciale alla Memoria della 19. Mostra Internazionale di Architettura della
Biennale di Venezia - Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. (Giardini e Arsenale, 10
maggio - 23 novembre 2025). La decisione è stata approvata dal Cda della Biennale presieduto da
Pietrangelo Buttafuoco, su proposta di Carlo Ratti.
- (Comunicato allegato)
GIURIA INTERNAZIONALE
La Giuria è costituita da Hans Ulrich Obrist (presidente), curatore, critico e storico dell'arte
svizzero, Direttore Artistico della Serpentine di Londra; dall’italiana Paola Antonelli, Senior
Curator del dipartimento di Architettura e Design, nonché Direttrice fondatrice del settore
Ricerca e Sviluppo del Museum of Modern Art (MoMA) di New York; da Mpho Matsipa,
architetta, docente e curatrice sudafricana. La composizione della Giuria è stata deliberata dal Cda
della Biennale di Venezia su proposta di Carlo Ratti.
- (Comunicato allegato)
COLLEGE ARCHITETTURA
Sono 8 i progetti selezionati per la 2a edizione di Biennale College Architettura 2024-2025:
Joelle Deeb (Repubblica Araba Siriana), Jia Wei Huang (Malesia), Caterina Miralles Tagliabue
(Spagna), Agnes Thomasina Parker (Inghilterra), Lucia Rebolino (Italia), Tanvi Khurmi (Canada),
Rita Espinha Dos Santos Abreu Morais (Portogallo), Florian Kilian Jaritz (Germania), Franziska
Gödicke (Germania), Jaakko Julius Heikkilä (Finlandia), Emil Oscar Lyytikkä (Finlandia).
L’obiettivo del College Architettura 2025 è quello di affiancare alla 19. Mostra Internazionale di
Architettura un laboratorio di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo e la produzione di
progetti che utilizzano l'intelligenza naturale, artificiale e collettiva per combattere la crisi
climatica. Al bando di partecipazione hanno aderito oltre 200 studenti/studentesse, laureati/e e
professionisti/e emergenti under 30, provenienti da 49 paesi in tutto il mondo. Gli otto progetti
accedono a un contributo di 20.000 euro per la realizzazione del lavoro finale presentato, fuori
concorso, come parte della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia,
Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., a cura di Carlo Ratti.
PAESI
Sono 66 le partecipazioni nazionali che organizzano le proprie mostre nei Padiglioni ai
Giardini (26), all’Arsenale (25) e nel centro storico di Venezia (15). Le nuove partecipazioni sono 4:
Repubblica dell’Azerbaijan, Sultanato dell’Oman, Qatar, Togo.
PADIGLIONE ITALIA
Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dalla
Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è a cura di
Guendalina Salimei con il progetto TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare. La mostra è
dedicata a un Mediterraneo allargato ai vicini oceani. Guardare l’Italia dal mare implica un
cambiamento di prospettiva, impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e
acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio. - (Comunicato allegato)
SANTA SEDE
Il Padiglione della Santa Sede, promosso dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e
l’Educazione della Santa Sede, Cardinale José Tolentino de Mendonça, ha luogo quest’anno nel
Complesso di Santa Maria Ausiliatrice (Fondamenta S. Gioacchin, Castello 450). La mostra,
intitolata Opera aperta e curata da Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti, propone
l’architettura come atto di cura e responsabilità condivisa, capace di rispondere alle sfide sociali ed
ecologiche contemporanee, nel decennale della pubblicazione della Lettera Enciclica Laudato si’ di
Papa Francesco, un testo fondamentale nella comprensione crescente che la contemporaneità è
chiamata a costruire sul nostro essere tutti abitanti di una stessa casa comune. - (Comunicato
allegato)
PADIGLIONE VENEZIA
Il Comune di Venezia partecipa con lo storico Padiglione Venezia ai Giardini, con una
mostra dal titolo Biblioteche. Costruendo l’intelligenza veneziana. Il collettivo curatoriale,
composto da Benno Albrecht, Michele Casarin e Roberto Beraldo, ha immaginato il Padiglione
come una grande biblioteca, dove si costruisce e si sviluppa l’intelligenza collettiva, motore per la
creazione di lavoro. Il Padiglione cittadino avrà una sua emanazione in altri spazi istituzionali e
nelle sedi dell’Università Iuav di Venezia. - (Comunicato allegato)
PROGETTI SPECIALI DELLA BIENNALE ARCHITETTURA 2025
Margherissima è il Progetto Speciale della 19. Mostra Internazionale di Architettura
ospitato all'interno della Polveriera Austriaca di Forte Marghera. Il progetto propone un nuovo
quartiere accanto alle imponenti sagome dell’industria pesante, al margine della laguna veneziana:
un modello percorribile che trasforma questa vasta area industriale in un vivace distretto del
futuro, pensato per cittadini di un mondo attento al clima. Si tratta di progetto collaborativo
realizzato dagli studenti dell’Architectural Association (School of Architecture, Londra), in
collaborazione con l’architetto e curatore Nigel Coates, con Michael Kevern, Guan Lee, John
Maybury e Jan Bunge, partecipanti in concorso nella Mostra Internazionale.
Il Padiglione delle Arti Applicate, presentato per il nono anno consecutivo dalla Biennale
di Venezia e il Victoria and Albert Museum, London, è intitolato On Storage. La mostra indaga
l’architettura globale degli spazi di conservazione e stoccaggio utilizzati per lo spostamento di
oggetti e presenta un nuovo film a sei canali, intitolato Boxed: The Mild Boredom of Order, diretto da
Diller Scofidio + Renfro (DS+R). Quest’opera è stata commissionata in vista dell’apertura al
pubblico del V&A East Storehouse a Londra, il nuovo deposito operativo e centro visitatori
gratuito del V&A progettato da DS+R. A cura di Brendan Cormier, Chief Curator di V&A East, in
collaborazione con DS+R.
– (Comunicato allegato)
PROGETTO SPECIALE PER LA BIENNALE ARCHITETTURA 2025
Intelligent Venice: la più antica città del futuro è il Progetto Speciale della Fondazione
Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF)
realizzato per la Biennale Architettura 2025 secondo un accordo tra La Biennale di Venezia e VSF.
La mostra racconta un progetto millenario, una storia fatta di invenzioni medievali e tecnologie
contemporanee, di interventi sulla natura e antropizzazione, di strategie di sopravvivenza e
resilienza, attraverso le quali per secoli si è dispiegata la capacità di Venezia di sopravvivere a un
ambiente ostile, grazie all’esercizio costante dell’intelligenza. Realizzata presso la Tesa
dell’Isolotto, Darsena Grande dell’Arsenale, a cura di Benno Albrecht (Università Iuav di
Venezia), Renato Brunetta (VSF e CNEL), Pierpaolo Campostrini (CORILA), Paolo Costa (C+3C
Sistemi e Strategie). – (Comunicato allegato)
EVENTI COLLATERALI
Sono 11 gli Eventi Collaterali della 19. Mostra Internazionale di Architettura ammessi dal
Curatore Carlo Ratti e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro.
Organizzati in numerose sedi della città di Venezia con mostre ricche di contributi e prospettive,
accrescono il pluralismo di voci della Mostra. - (Lista allegata)
BIENNALE SESSIONS per le Università
La Biennale dedica anche quest’anno il progetto Biennale Sessions alle Università, alle
Accademie e agli Istituti di Formazione Superiore. L'obiettivo è quello di offrire una facilitazione a
visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con
assistenza all'organizzazione del viaggio e soggiorno e la possibilità di organizzare seminari in
luoghi di mostra offerti gratuitamente. Ad oggi sono 28 le istituzioni italiane che hanno aderito al
progetto, 28 le straniere e 12 le istituzioni coinvolte tramite un progetto congiunto con DASTU
Department/AUIC School - Politecnico di Milano, Bergische Universität Wuppertal, Bezalel
Academy of Arts and Design, Leibniz University Hannover, Institute of Urban Design and
Planning, POLI.design s.c.r.l.- Politecnico di Milano.
- (Scheda allegata).
EDUCATIONAL, IL COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI PARTECIPANTI
Con Educational si intende quell'insieme di proposte didattiche che La Biennale di Venezia
rivolge al pubblico delle Mostre e dei Festival quali università, scuole, famiglie e pubblico di
appassionati e curiosi. Nell'ultimo biennio, con le due grandi Mostre, la Biennale Architettura 2023
e la Biennale Arte 2024, sono stati complessivamente 131.509 i soggetti coinvolti, di cui 72.125 i
giovani partecipanti alle attività Educational. Per il 2025 si rinnova l'offerta, rivolta a singoli e
gruppi di studenti, bambini, adulti, famiglie, professionisti, aziende e università. Tutte le iniziative
puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti. Condotte da operatori selezionati e formati
dalla Biennale, si suddividono in Percorsi Guidati, Attività di Laboratorio e Iniziative Interattive,
tour che abbinano una parte laboratoriale alla visita che può essere svolta negli spazi preposti o
direttamente nel percorso espositivo. - (Scheda allegata)
L'OFFERTA EDITORIALE E IL PROGETTO GRAFICO
Il catalogo ufficiale, dal titolo Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., è composto di
due volumi. Il Volume I è dedicato alla Mostra Internazionale a cura di Carlo Ratti e si divide in
due parti. La prima, intitolata Intelligens, è dedicata alla presentazione delle diverse sezioni della
Mostra: Intro, Natural Intelligence, Artificial Intelligence, Collective Intelligence e Out. Ciascun progetto
esposto in Mostra è accompagnato da un testo critico di approfondimento e da un apparato
iconografico. La seconda parte del volume, intitolata Venice as a Living Lab, riporta “una serie di
progetti speciali capaci di trasformare porzioni di Venezia e le aree esterne delle sedi di Mostra
della Biennale in laboratori viventi, dove far convergere forme di intelligenza molteplici”. Il
volume è arricchito da una serie di saggi critici e di “Impossible Conversations” che
approfondiscono i temi della Mostra. Il Volume II presenta le Partecipazioni Nazionali e gli
Eventi Collaterali: include una serie di testi corredati da immagini che approfondiscono gli
interventi proposti dai Padiglioni e dagli Eventi Collaterali ai Giardini, all’Arsenale e in diverse
sedi a Venezia.
L’identità grafica della Biennale Architettura 2025 e il design delle pubblicazioni sono a
cura di Bänziger Hug Kasper Florio. I volumi sono pubblicati da Edizioni La Biennale di
Venezia.
- (Scheda allegata)
LA BIENNALE PER IL CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Dal 2021 La Biennale ha avviato un percorso di rivisitazione di tutte le proprie attività
secondo principi consolidati e riconosciuti di sostenibilità ambientale. Dal 2022 ottiene
la certificazione di neutralità carbonica secondo lo standard PAS 2060 per tutte le proprie
manifestazioni svolte durante l’anno, grazie a una raccolta dati sulla causa delle emissioni di CO2
generate dalle manifestazioni stesse e all’adozione di misure conseguenti. Anche per il 2025
l’obiettivo è quello di ottenere la certificazione della “neutralità carbonica” , secondo la nuova
norma ISO 14068, per tutte le attività programmate dalla Biennale: 82. Mostra Internazionale
Cinematografica, i Festival di Teatro, Musica, Danza 2025 e, in particolare, la 19. Mostra
Internazionale di Architettura. Per tutte le manifestazioni, la componente più rilevante
dell’impronta carbonica complessiva è collegata alla mobilità dei visitatori. In questo senso, La
Biennale è impegnata anche nel 2025 in un’attività di sensibilizzazione e comunicazione verso il
pubblico.
Il Manifesto di Economia Circolare lanciato da Carlo Ratti, con la guida di Arup e il
contributo della Ellen MacArthur Foundation, rafforza l'impegno della Biennale in questo
obiettivo, promuovendo un modello sempre più sostenibile per la progettazione, l'installazione e il
funzionamento di tutte le sue attività e manifestazioni. La sfida è quella di creare padiglioni e
spazi che siano esempio di un pensiero circolare audace che generi un’eredità duratura in
termini di sostenibilità. L'obiettivo è quello di eliminare gli sprechi, facendo circolare i materiali e
rigenerando i sistemi naturali, dimostrando così che l'architettura e l'ambiente costruito possono
coesistere in armonia con il nostro pianeta. – (Manifesto allegato)
IL PARTNER E GLI SPONSOR
La Biennale Architettura 2025 è realizzata con il sostegno di Rolex, Partner e Orologio
Ufficiale della manifestazione.
Si ringraziano gli Sponsor della Biennale Architettura 2025:
Bloomberg Philanthropies, Vela - Venezia Unica, Hydro e Gruppo Saviola.
Ringraziamenti a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP.
Rai è Media Partner della 19. Mostra Internazionale di Architettura e seguirà la manifestazione con
un’offerta dedicata in Tv, alla radio e sul web.
Bloomberg Connects è l'app ufficiale della Biennale Architettura 2025.
RINGRAZIAMENTI
Si ringrazia il Ministero della Cultura, le Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono
La Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto, la Soprintendenza Archeologia, belle
arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, la Marina Militare e il Museo Storico
Navale di Venezia.
Un ringraziamento va ai Donor, agli Enti e Istituzioni internazionali importanti nella
realizzazione della 19. Mostra.
In particolare, i ringraziamenti vanno a Carlo Ratti e a tutta la sua squadra.
Grazie, infine, a tutte le grandi professionalità della Biennale applicate con grande dedizione alla
realizzazione e alla gestione della Mostra.
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