Convegno sulla Lauda a Cortona

Le origini della lauda / le laude delle origini 
Alle radici del canto spirituale in volgare nell’ottavo centenario del Cantico di frate Sole

Convegno internazionale dal 4 al 6 settembre
Cortona, Palazzo La Moderna
Via Maffei, 7

INGRESSO GRATUITO

Nell'ambito della mostra:
Cantare il Medioevo 
La lauda a Cortona tra devozione e identità civica
 
A cura di Francesco Zimei
fino al 5 ottobre 2025
MAEC | Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona

 
Si svolge dal 4 al 6 settembre a Cortona il convegno internazionale “Le origini della lauda / le laude delle origini. Alle radici del canto spirituale in volgare nell’ottavo centenario del Cantico di frate Sole”, che intende indagare il rapporto tra musica e poesia, insieme al contributo che “giullari” e uomini di fede diedero alla creazione e propagazione del genere letterario e musicale della lauda. Il convegno, che prende lo spunto dalle celebrazioni dell’ottavo centenario della composizione del Cantico delle Creature, è organizzato dall'Università di Trento - Dipartimento di Lettere e Filosofia in collaborazione con l'Accademia Etrusca di Cortona, nell’ambito del progetto europeo ERC Advanced “The Italian Lauda: Disseminating Poetry and Concepts Through Melody, 12th-16th centuries” diretto da Francesco Zimei, curatore della mostra attualmente in corso fino al 5 ottobre al MAEC di Cortona, Cantare il Medioevo. La lauda a Cortona tra devozione e identità civica.

La mostra in corso fino al 5 ottobre al MAEC  di Cortona, per la prima volta vede riuniti i quattro preziosi laudari cittadini giunti sino a noi. Uno di essi, in particolare, il ms. 91 della Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca (il Laudario di Cortona per antonomasia) costituisce ad oggi la più antica raccolta esistente di canti in lingua italiana. Con il termine lauda si intendono i canti spirituali in volgare che a partire dal Duecento si diffusero in tutta l’Italia. Ne era stato precursore il Cantico di frate Sole di San Francesco, testo che proprio a Cortona, attorno a frate Elia, continuò a essere cantato da alcuni dei primi seguaci del “Poverello” prima che le confraternite religiose, qui come altrove, cominciassero a utilizzare le laude per le loro attività devozionali. La mostra, a cura di Francesco Zimei, ordinario di Musicologia e Storia della musica all’Università di Trento e tra i maggiori studiosi di questo repertorio, è in corso al MAEC di Cortona ed è promossa dall’Accademia Etrusca insieme al Comune di Cortona, con la collaborazione del Centro studi Frate Elia da Cortona e della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e il sostegno del progetto europeo ERC Advanced ‘Laudae’. Vi sono esposti per la prima volta insieme i quattro laudari cortonesi che ci sono giunti: il codice 91, proveniente dal convento di san Francesco, presente a partire dal 1866 nella Biblioteca di Cortona, sicuramente il più celebre, conosciuto da tutti coloro che si avvicinano alla storia della musica; il manoscritto 462, fascicolo conservato nella Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca; il manoscritto 180 della Biblioteca Città di Arezzo, originariamente appartenuto alla confraternita cortonese di Sant’Agostino; il manoscritto 535 oggi conservato nella Biblioteca Trivulziana di Milano. Le raccolte di laude cortonesi costituiscono, per qualità e consistenza, un unicum nella storia culturale del nostro Paese e i loro testi, databili in alcuni casi a fine Duecento, sono importanti anche per lo studio del costituirsi della lingua italiana, per comprendere la nascita della poesia in lingua volgare e più in generale le origini della letteratura del nostro Paese.  Il percorso espositivo presenta anche una importante raccolta di cantari religiosi e opere di pregevole fattura artistica, oggetto di grande venerazione religiosa come la Croce dipinta della fine del XIII secolo, proveniente dalla chiesa cortonese di S. Francesco ed ora conservata al MAEC, e la tavola con le storie della vita di santa Margherita, di proprietà del monastero di S. Chiara, depositata al Museo Diocesano di Cortona.
 
PROGRAMMA

Convegno internazionale di studi “Le origini della lauda / le laude delle origini”
Saletta ‘La Moderna’, via Maffei 7 - CORTONA
4-6 settembre 2025


Giovedì 4 settembre, ore 15.30-18.30
Prima sessione:
Origini della lauda e devozione mariana

Presiede Matteo Leonardi (Università di Trento, ERC AdG LAUDARE)

– Concetto Del Popolo (Università di Torino), Riflessioni su Rayna possentissima
– Luisa Passamani (Università di Trento), «Piange tuo dolore». Appunti duecenteschi per un planctus nel Graduale di Bellelay
– Davide Pettinari (Fondazione Ezio Franceschini, Firenze),
 Dal Pianto cassinese alla lauda umbra: genesi e sviluppi della quartina monorima di doppi quinari
– Nello Bertoletti (Università di Torino), Un inno mariano duecentesco con un inserto in volgare
– Andrea Giraudo (Università di Torino), Inseguendo la “stella del mare”. Indagine sulle più antiche attestazioni romanze

Venerdì 5 settembre, ore 9.30-12.30
Seconda sessione:
Lauda francescana e forme arcaiche

Presiede: Juri Leoni (SSSMF – Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani, Roma)

– Matteo Leonardi (Università di Trento), Ioculator, praedicator, cantor Domini: il Cantico e le origini della lauda volgare
– Lucia Marchi (Università di Trento), Il Cantico non è una lauda
– Francesco Zimei (Università di Trento), Lauda e sirventese
– Massimiliano Gaggero (Università di Torino), I sirventesi caudati di argomento religioso nel contesto romanzo: metrica e temi
– Peter Loewen (Rice University, Houston), Franciscan Preaching Using Vernacular Dance Song: Sources, Contexts, and Practices

Venerdì 5 settembre, ore 15,30-18,30
Terza sessione:
Tradizioni parallele

Presiede: Lucia Marchi (Università di Trento, ERC AdG LAUDARE)

– Elena Abramov van Rijk (Jerusalem), Nello specchio ebraico: riflessioni della pratica poetica volgare italiana nella versificazione religiosa in ebraico dei secoli IX-XI
– Luisa Nardini (University of Texas, Austin), Liturgia in evoluzione: l’idea e la forma del sacro nei canti liturgici italiani dopo l’undicesimo secolo
– Davide Daolmi (Università Statale, Milano), Il ruolo della notazione nei primi canzonieri in volgare
– Maria Incoronata Colantuono (Universitat Autònoma de Barcelona), Cantar alla Vergine: le affinità compositive e performative tra cantigas e laude
– Giulia Gabrielli (Freie Universität, Bolzano), «Populus habeat vociferationes suas»: canti in lingua volgare nei più antichi libri ordinari della provincia ecclesiastica di Salisburgo

Sabato 6 settembre, ore 9,30-12,30
Quarta sessione:
Aspetti notazionali e nuove ricerche

Presiede: Thomas Persico (Università di Bolzano)

– Marco Gozzi (Università di Trento), Sequenza mediolatina e laude delle origini: la questione del ritmo
– Giacomo Ferraris (Freie Universität, Bolzano), Scansione sillabica e uso della plica (o liquescenza) nel Laudario di Cortona: questioni aperte e qualche proposta
– Raffaele Marrone (Scuola Normale Superiore, Pisa), Novità sul canto delle laude a Siena nella documentazione della compagnia della Vergine Maria e San Francesco
– Dennis Dutschke (University of California, Davis), Il censimento delle laude negli Stati Uniti: nuove scoperte


Commenti

Post popolari in questo blog

Il cantautore Andrea Petrucci con Una notte eterna torna dopo un buio periodo

Porto 11 un prezioso locale dove stare bene “via dalla pazza folla” in un contesto incantevole

Vacanze estive in Istria, una scelta da fare