Le cantine Costaripa ed Eleva e il premo AICCA dedicato al cardiochirurgo Barnard
Un’amicizia autentica, una visione condivisa, il desiderio di restituire. È da questi presupposti che nasce il Premio AICCA, istituito congiuntamente dalle cantine Costaripa e Eleva, dedicato al grande cardiochirurgo Christiaan Barnard, primo a realizzare un trapianto di cuore nella storia della medicina. La prima edizione del premio, rivolto ai medici Under 35, si è svolta lo scorso 12 luglio 2025 presso la sede di Eleva ed è stato assegnato alla Dottoressa Giulia Guglielmi che si è distinta per la migliore produzione scientifica nell’ambito delle cardiopatie congenite. Il Premio AICCA è anche il frutto di un legame umano profondo, nato dall’incontro di Mattia Vezzola, Raffaella Veroli, Davide Gaeta, anime di Costaripa ed Eleva e Alessandro Giamberti Primario di Chirurgia delle Cardiopatie Congenite presso il Policlinico IRCCS San Donato e Professore di Cardiochirurgia all’Università Vita-Salute San Raffaele, che con sensibilità e visioni affini, hanno dato vita a un progetto che rispecchia la storia e l’impegno di queste due realtà. Quattro figure apparentemente distanti ma legate e segnate dall’incontro con il luminare della cardio chirurgia mondiale. “Conoscere Christiaan Barnard è stato un privilegio raro. Era un uomo di scienza straordinario, ma anche una persona di profonda umanità, capace di vedere nella medicina non solo tecnica, ma cura, ascolto, rispetto per la vita” afferma Mattia Vezzola, titolare ed enologo di Costaripa “Tra noi nacque una stima reciproca sincera, alimentata da visioni comuni: il valore della ricerca, della responsabilità individuale, dell’equilibrio. Questo premio nasce anche per onorare quella visione e per dare un segnale concreto: oggi più che mai abbiamo bisogno di sostenere chi si prende cura degli altri. Il vino, quando è fatto con rispetto, ha la stessa radice: custodire, dare valore, far star bene. Il Premio AICCA è il nostro modo di continuare, nel nostro piccolo, a proseguire nel cammino della ricerca.” “Eleva è una piccola ma bellissima realtà della Valpolicella che ogni giorno si impegna nella ricerca e produzione di vini biologici di elevata qualità nel rispetto della salute e dell’ambiente” afferma Raffaela Veroli, enologa di Eleva “ Per questo siamo onorati di far parte di questa importante iniziativa, assieme a Mattia e al Professor Giamberti”
Un riconoscimento concreto, un assegno di 1.000 euro per la partecipazione a un congresso medico a scelta entro 12 mesi, accompagnato da un magnum di vino simbolo “Christiaan Barnard Foundation vendemmia 2000” nato dal legame tra il Professor Barnard e Mattia Vezzola. Solo per informazione, dal 2001 questo vino è stato rinominato Campostarne e vuole comunque rappresentare la continuità di un progetto a sostegno di una filosofia così racchiusa: “due bicchieri di vino rosso al giorno consentono al tuo cuore di stare meglio”. Il Premio porta il nome dell’associazione AICCA – Associazione Italiana dei Cardiopatici Congeniti Bambini ed Adulti, che è la più grande associazione italiana di pazienti gestita da pazienti stessi. Il riconoscimento, assegnato da una giuria composta da Alessandro Giamberti (cardiochirurgo) Massimo Chessa (cardiologo) Marco Ranucci (Anestesista-rianimatore) Giovanna Campioni (Direttore Generale AICCA)secondo rigidi criteri stabiliti dalla commissione risponde alla crescente complessità di accesso alle cure per i pazienti e alla diminuzione delle donazioni di organi. Barnard, che fece il primo trapianto di cuore nel dicembre 1967, ci sembrava il personaggio ideale alla cui memoria dedicare un Premio per il settore delle cardiopatie congenite. A consegnare il premio, insieme a Mattia Vezzola e Alessandro Giamberti, sarà Giovanna Campioni,di AICCA, in una serata che vedrà scienza e solidarietà brindare idealmente insieme. Non è un caso che due cantine prestigiose fondate sulla viticoltura storica abbiano scelto di sostenere un premio dedicato alla salute del cuore: nel suo libro, il celebre cardiologo sudafricano sottolineava, infatti, come il vino, se consumato con misura e consapevolezza, potesse contribuire al benessere cardiovascolare. Un pensiero che oggi, tra ricerca scientifica e cultura del vivere bene, suona più attuale che mai. |
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