Alba candidata a capitale italiana dell’arte contemporanea 2027

Alba ha ufficialmente presentato la propria candidatura a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 con Le fabbriche del vento, un programma culturale permanente e accessibile che unisce mostre, residenze, progetti diffusi e iniziative educative.
 
Il progetto è promosso dal Comune di Alba e curato dal Comitato Alba Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027, composto dalla presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, il Sindaco di Alba Alberto Gatto e Nicolas Ballario in qualità di segretario.

 
Il progetto intende fare della città e del suo territorio un laboratorio di innovazione culturale, sociale ed economica, guardando all’arte del nostro tempo come a uno strumento attivo di trasformazione sociale e sviluppo sostenibile. Il 16 ottobre 2025 al Ministero della Cultura a Roma si terranno le audizioni delle quattro città candidate alla presenza della giuria presieduta da Lorenza Baroncelli e composta da Sofia Leoncina Gnoli, Renata Cristina Mazzantini, Giuseppina Caroppo e Vincenzo Santoro.
 
Radici e programma culturale
Il titolo, Le fabbriche del vento, è tratto da due grandi tele dell’artista albese Pinot Gallizio (1902-1964) e definisce le premesse concettuali della candidatura: l’arte contemporanea è un processo attivo e collettivo, capace di contaminare territori, linguaggi e generazioni, di propagarsi e di generare pensiero e trasformazione. Pinot Gallizio rappresenta per la candidatura il riferimento storico e la matrice culturale. L’artista ha trascorso tutta la sua esistenza ad Alba e ha fatto della sua città un laboratorio politico e artistico, dove promuovere un’arte collettiva e viva. Il progetto presentato da Alba celebra, allo stesso modo, l’idea di arte come gesto corale, di sperimentazione e rottura. 
 
“Alba 2027” vuole dare vita a una filiera culturale e produttiva permanente, attraverso una serie di progetti interconnessi: mostre, residenze, momenti di formazione, iniziative diffuse sul territorio, sostegno nella produzione di installazioni site-specific, coinvolgendo spazi storici della città, così come quartieri periferici, le campagne, le scuole, gli ospedali.
 
La programmazione culturale di “Alba 2027” è concepita come Anno I della Biennale delle Langhe, manifestazione di caratura internazionale diffusa sul territorio patrimonio Unesco dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato, destinata a replicarsi nel tempo e a diventare il vero lascito permanente della candidatura. Artisti, curatori e studiosi saranno invitati a confrontarsi con il paesaggio, la storia, la comunità, a partire dalle sfide del presente. Tra gli obiettivi della Biennale c’è la costituzione di un lascito di spazi espositivi e opere di arte pubblica permanente sul territorio, a formare una collezione che rispecchi l’identità del luogo.
Le fabbriche del vento, Alba 2027
Una capitale diffusa
La candidatura si fonda sul concetto di Capitali Sorelle, che mette in rete Alba con Bra, Neviglie, Guarene, Alta Langa, Roero e Monferrato: un modello di capitale culturale allargata, capace di connettere comunità diverse, generazioni e settori produttivi. La visione è sostenuta da una vasta rete di enti, fondazioni e realtà economiche — Fondazione CRC, Fondazione Ferrero, Fondazione CRT, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Ente Fiera di Alba, Confindustria, Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori Cuneo, Confartigianato, Associazione Commercianti Albesi, Centro Studi Beppe Fenoglio, Banca d’Alba, Fondazione Radical Design, Cantine Ceretto — che garantiscono il radicamento e la sostenibilità a lungo termine.
 
In un territorio ricco di identità, tradizioni, innovazione e sperimentazioni artistiche, Alba si propone come luogo-pilota in cui dare espressione a interventi e iniziative legate all’arte contemporanea, ispirate da una visione trasformativa e generativa della creatività artistica, e capaci di coinvolgere personalità di primo piano del panorama artistico attuale, come Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli, Tomàs Saraceno, Yuri Ancarani, Chiara Camoni, Guglielmo Castelli, Giulia Cenci, Diego Marcon, Masbedo, Marinella Senatore, Patrick Tuttofuoco e molti altri. L’arte non è solo linguaggio espressivo, ma leva strategica per ripensare i luoghi, ridefinire le identità, costruire relazioni nuove tra centro e periferia, tra memoria e futuro.
 
La mostra inaugurale della programmazione, a gennaio 2027, è dedicata all’opera e alla figura di Pinot Gallizio, riletta alla luce delle sfide del nostro tempo, curata da una figura di primo piano nel mondo dell’arte.
A questa si affiancherà la grande mostra dedicata a Roberto Longhi, uno dei più grandi storici dell’arte del Novecento, albese, la cui eredità culturale sarà interpretata dall’opera di un artista tra i più poliedrici del contesto internazionale.
 
«Alba 2027 è la sfida con cui vogliamo trasformare la città in un laboratorio culturale diffuso. La nostra comunità, forte delle sue radici e della sua identità, si apre al dialogo con i linguaggi dell’arte contemporanea e con figure di primo piano del panorama internazionale, innescando relazioni nuove tra memoria e futuro, centro e periferia, cultura e impresa» dichiarano il Sindaco di Alba Alberto Gatto e l’Assessora alla Cultura e Turismo Caterina Pasini.
 
Spiega Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente del Comitato Alba capitale italiana dell’arte contemporanea 2027: «Questo incontro curatoriale diventa manifesto del progetto di Alba 2027: valorizzare il proprio patrimonio culturale rendendolo materia viva di confronto, innescare cortocircuiti generativi tra epoche, pratiche e immaginari, e affermare l’arte come strumento di consapevolezza, provocazione e risignificazione».
Alba, Ph. Roberto Magliano, Gruppo Fotografico Albese
«La presenza di Alba nella selezione finale delle candidature a Capitale italiana dell’arte contemporanea è motivo di grande orgoglio. Un viaggio che parte da lontano, osservando le opere e le azioni di Pinot Gallizio che ha creato una cultura che si diffonde, si trasforma e genera pensiero e movimento – affermano il presidente del Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura del Piemonte Marina Chiarelli – e conferma il Piemonte come Sistema dell’arte contemporanea diffusa e allo stesso tempo valorizzerebbe una città che unisce l’arte, il paesaggio e l’enogastronomia in un costante fermento culturale»
 
La programmazione culturale di Alba 2027 comprende alcuni Progetti Diffusi, che coinvolgono altre istituzioni e realtà culturali consolidate del territorio, come la Fondazione Ferrero, con un’importante esposizione dedicata a un protagonista dell’arte contemporanea, e Radis, progetto ideato e promosso dalla Fondazione Arte CRT che per l’edizione del 2027 si sposterà da Cuneo ad Alba, invitando un artista a realizzare un’opera site-specific in dialogo con il territorio e la comunità.
 
Tra i Progetti Diffusi rientra anche Vigne d’arte, l’iniziativa dedicata al rapporto tra arte e vino, che prenderà forma dal rapporto di scambio tra le cantine vinicole del territorio e gallerie d’arte italiane e internazionali; e infine la città di Alba in collaborazione con la Fondazione Ospedale Alba-Bra realizzerà interventi artistici negli spazi dell’Ospedale. Tra gli spazi al centro della programmazione in città ci sarà Casa Miroglio, di cui il Comune di Alba è in procinto di acquistare anche l’ultimo piano. In aggiunta, si colloca in primo piano il progetto, nato dalla volontà di Letizia Moratti, che prevede di trasformare Palazzo Callori a Vignale Monferrato in un nuovo centro d’arte contemporanea attraverso l’esposizione dell’intera collezione della Fondazione San Patrignano unita alla collezione dell’Associazione Genesi, che vi organizzerà mostre temporanee.

 
“Alba 2027” prevede di intervenire anche nella Biblioteca Civica G. Ferrero con un ampliamento della sezione dedicata all’arte contemporanea, intitolata a Luca Beatrice, come figura chiave nell’ambito della divulgazione e della critica d’arte. Un comitato scientifico sarà incaricato di costituire un nuovo fondo bibliografico, accessibile gratuitamente e dotato di strumenti digitali e spazi per la consultazione.
 
Il calendario delle iniziative di “Alba 2027” comprende attività educativepercorsi di accessibilità progettati secondo i principi del design for allfestival, workshop e conversazioni con professionisti del settore culturale che metteranno a disposizione del pubblico la propria esperienza; una open call aperta ad artisti emergenti; un format innovativo di rigenerazione urbana e promozione della creatività, che metterà a disposizione di gallerie specializzate in design un fondo sfitto del centro cittadino dove curare mostre, incontri e attività pubbliche. 
 
Media Partnership
Sky Arte, emittente di riferimento per la divulgazione culturale e artistica in Italia, e Il Giornale dell’Arte, tra le più autorevoli e storiche testate di settore, saranno media partner della programmazione culturale di “Alba 2027” e ideatori di attività che avranno come obiettivo la scoperta del territorio attraverso l’arte, la musica e la performance. 
 
Un impegno di lungo periodo
La candidatura di Alba a Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027 si propone come progetto strategico e culturale di lungo periodo, capace di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione artistica e partecipazione diffusa. 
 
Il coinvolgimento di figure autorevoli del sistema dell’arte contemporanea e il rapporto di scambio e sinergia con le realtà culturali del territorio intendono fare di Alba un centro di produzione, ricerca e formazione artistica, e un nuovo modello di capitale culturale, diffusa e duratura.

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