Cento anni di Rachele Bianchi e la mostra Figura Forma a Gennaio a Palazzo Pirelli
L’Archivio Rachele Bianchi presenta il programma delle iniziative in occasione del centenario della nascita dell’artista
Un anno di iniziative per i 100 anni di Rachele Bianchi a Palazzo della Regione, Palazzo Pirelli.
Nuovi progetti per l’Archivio “La Rete delle Artiste”.
Giovani ed editoria
Archivio Rachele Bianchi Via Legnano 14, 20121 Milano
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Rachele Bianchi, Figura con la rete, 2005 |
Il 22 settembre 2025 ricorre il centenario della nascita di Rachele Bianchi (Milano, 1925-2018), artista che ha segnato il panorama culturale del Novecento italiano. Per questa occasione l’Archivio Rachele Bianchi, associazione culturale senza fini di lucro nata nel 2019 con l’obiettivo di conservare, studiare e valorizzare le opere dell’artista, ha celebrato questa mattina la ricorrenza, alla presenza dei rappresentanti di Regione Lombardia (Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale), del Comune di Milano (Diana De Marchi, Presidente Commissione Pari Opportunità) e del Municipio 1 (Alessia del Corona Borgia, Vice Presidente e Assessora), che hanno dato il patrocinio al Centenario, con un evento di lanciodel programma di iniziative previste per il 2026. Un programma articolato che vede quale culmine delle iniziative una mostra nella sede di Regione Lombardia, Palazzo Pirelli, e una donazione di un’opera dell’artista.
Rachele Bianchi, scultrice e pittrice autodidatta, ha lasciato un corpus di oltre 1.600 opere tra sculture, bassorilievi, dipinti e disegni, costruendo una poetica riconoscibile, centrata sull’evoluzione della figura femminile come archetipo e simbolo. È una delle prime artiste donne che ha ottenuto dei riconoscimenti pubblici a Milano e in Regione Lombardia: la sua scultura Personaggio, collocata in via Vittor Pisani, è la prima opera pubblica della città realizzata da una donna e dedicata alle donne e rappresenta un simbolo di inclusione e uguaglianza. Nello spazio pubblico della Lombardia sono presenti altre 14 opere tutte raffiguranti la figura femminile. Il contributo artistico e sociale dell’artista è stato ulteriormente riconosciuto nel 2019 con la menzione tra le prime cento donne al Famedio di Milano, un riconoscimento riservato a chi ha lasciato un’impronta significativa nella storia e nella cultura della città. |
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Rachele Bianchi, Personaggio, 2014 |
In occasione del centenario l’Archivio ha in programma la mostra Figura Forma. Cent’anni di Rachele Bianchi a Palazzo Pirelli, sede di Regione Lombardia, che inaugura a gennaio (14 gennaio – 8 febbraio 2026). Il percorso espositivo, con la curatela di Erika Lacava e dell’Archivio Rachele Bianchi, vuole raccontare l’artista attraverso un centinaio di opere. Il percorso presenta disegni, modelli in gesso, terracotte, marmi e bronzi a testimonianza di una vitalità artistica costante. Una sezione trasversale collegherà le tempere del 1949 alle tele degli anni 2010. Ampio spazio sarà riservato ai disegni degli anni 50, al tema della maternità che evolve nella figura femminile centrale nei “Personaggi” fino ad arrivare alla “rete” evoluzione del manto simbolo della liberazione femminile.
La mostra è organizzata dall’Archivio con il patrocinio di Regione Lombardia. Questa collaborazione è stata inoltre sancita da una donazione di una scultura Figura con braccia alzate, in marmo bianco, 1994, che verrà posizionata in un’area pubblica di Palazzo Pirelli. |
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Rachele Bianchi, Figura con braccia alzate, 1993 |
Da gennaio inoltre l’Archivio Rachele Bianchi si doterà di una piattaforma digitale online, con una nuova veste grafica e contenuti aggiornati, punto di partenza verso il primo catalogo ragionato dell’artista. Altra novità è l’istituzione di un Comitato scientifico che affianca il Consiglio Direttivo per contribuire allo sviluppo culturale e scientifico delle attività dell’Archivio e per la selezione del programma di mostre che l’Archivio ospiterà nella sua sede di via Legnano 14. Fin dalla sua istituzione l’Associazione si è impegnata anche in collaborazione con curatori indipendenti e realtà quali Isorropia Homegallery e ReA! a supportare gratuitamente giovani talenti per la produzione di mostre che possano offrire visibilità ad artisti emergenti. In questi anni inoltre l’Associazione ha partecipato attivamente a eventi culturali nazionali come Milano MuseoCity, Archivissima e Chorus, promuovendo la conoscenza dell’opera di Rachele Bianchi presso un pubblico sempre più ampio. Tra le sue collaborazioni principali AitArt, Associazione Italiana Archivi d’Artista, a cui deve il suo impianto teorico per la gestione dell’Archivio d’Artista condividendo gli obiettivi. Nell’arco del centenario l’Archivio presenterà al pubblico presso la sua sede nuovi giovani artisti e un ricco palinsesto editoriale incentrato sulla figura femminile.
Altro traguardo importante per l’Associazione è quello della sua iscrizione al Registro delle Associazioni del Municipio 1 del Comune di Milano, finalizzato a consolidare la posizione dell’Archivio nella rete delle associazioni culturali che operano in città. |
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Rachele Bianchi, Senza titolo, 1950 |
In occasione del centenario è stato inoltre lanciato un nuovo progetto “La Rete delle Artiste. Archivi al femminile per l’arte e la creatività” che connette archivi e fondazioni dedicati ad artiste donne a Milano e in Lombardia. Fanno già parte della rete, oltre l’Archivio Rachele Bianchi che è il promotore dell’iniziativa: l’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck, l’Archivio Eredi Nanda Vigo, l’Archivio Gabriella Benedini, l’Atelier Mazot Milano e Studio Museo Bianca Orsi. Questo progetto nasce dal desiderio di intrecciare queste presenze, di metterle in dialogo, di rafforzare la loro visibilità e di restituire valore e centralità all'opera e alla voce delle donne nell’arte. È una rete che parte dal basso, ma con una visione chiara: le artiste donne hanno costruito una parte fondamentale dell’identità culturale di questa città, e meritano uno spazio pubblico più ampio, condiviso, riconosciuto.
In questi mesi, fino all’inaugurazione della mostra in programma a gennaio, l’Archivio prevede delle aperture straordinarie con l’obiettivo di aprire ulteriormente le porte della sua sede ai cittadini. Lo spazio di via Legnano 14 che ospita un’anteprima della mostra antologica del centenario accompagnata da un percorso documentale che ripercorre le tappe fondamentali della vita di Rachele Bianchi attraverso documenti storici, sarà visitabile con ingresso libero su prenotazione (info@ archiviorachelebianchi.it) tutti i mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 18.00. |
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Rachele Bianchi, Re e Regine, 1963 |
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RACHELE BIANCHI Rachele Bianchi (Milano, 1925-2018) è stata una scultrice e pittrice che ha attraversato con coerenza e originalità il secondo Novecento e i primi anni Duemila. Fulcro della sua ricerca sono i «Personaggi»: figure ieratiche, spesso ammantate, avvolte in drappeggi che si fanno scudi e custodie. Queste figure incarnano plasticamente le tensioni della condizione femminile, protezione e isolamento, forza e vulnerabilità, e si intrecciano con i temi della memoria, della maternità e della sacralità. Terracotta, bronzo, marmo e ceramica, lavorati con patine e finiture, danno alle superfici una matericità intensa, capace di evocare energia interiore e trascendenza. Un motivo ricorrente nella sua produzione è la “rete aperta”, elemento grafico e materico che diventa firma e simbolo concettuale dell’artista. La rete aperta è segno di dialogo: non chiude, ma mette in contatto, rimanda alla cura delle relazioni e alla dimensione condivisa dell’esistenza. La pratica artistica di Rachele Bianchi nasce nella Milano del dopoguerra, in un contesto culturale vitale ma spesso dominato da presenze maschili. Dagli esperimenti domestici degli anni Cinquanta alle opere pubbliche e monumentali degli anni Duemila, il suo cammino rivela un equilibrio costante tra disciplina e immaginazione: linee essenziali, corpi enigmatici, scenari sospesi nel tempo. La vita personale di Rachele riflette i cambiamenti di un’intera generazione: il matrimonio, la maternità, la separazione e il divorzio, che segnarono una svolta verso una maggiore autonomia creativa ed esistenziale. Critici come Luciano Caramel, Raffaele De Grada e Flavio Caroli hanno riconosciuto nella sua opera una classicità moderna, capace di coniugare rigore formale e tensione espressiva. Il lavoro pubblico di Rachele raggiunge un apice simbolico con il Personaggio in via Vittor Pisani, collocato definitivamente nel 2019, prima statua raffigurante una donna e realizzata da una donna a entrare nel patrimonio monumentale della città. Quel gesto trasforma un’esperienza artistica intima in memoria collettiva, restituendo visibilità e riconoscimento alla presenza femminile nello spazio urbano. Quell’anno il nome di Rachele Bianchi è stato iscritto tra le prime cento cittadine benemerite e illustri nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano. Nello stesso anno è nata l’associazione Archivio Rachele Bianchi, con sede nel centro della città, che custodisce e valorizza l’eredità dell’artista attraverso mostre, incontri e progetti di divulgazione.
L’ARCHIVIO RACHELE BIANCHI L’Associazione Archivio Rachele Bianchi nasce nel 2019 come associazione culturale senza fini di lucro con l’obiettivo di conservare, studiare e valorizzare l’opera della scultrice Rachele Bianchi (1925-2018). L’Archivio porta avanti la sua eredità con uno sguardo contemporaneo, e promuove un’attività culturale fondata sulla relazione tra arte e identità femminile. L’ Associazione, coadiuvata da un Comitato Scientifico, è impegnata nella valorizzazione dell’opera dell’artista attraverso molteplici attività: studio, autenticazione e archiviazione dell’opera di Rachele Bianchi; stesura del catalogo ragionato delle opere; cura e promozione di saggi, cataloghi, convegni, seminari, mostre e iniziative culturali volte alla divulgazione e alla valorizzazione di Rachele Bianchi e della sua opera sia in Italia che all’estero; formazione e valorizzazione di giovani talenti e collaborazione con altre realtà per la produzione di mostre che offrono visibilità ad artisti emergenti. |
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Rachele Bianchi, Bassorilievo geometrico (c), 1974 |
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