La mostra Gli spazi dell’ex Chiesa delle Dimesse accolgono 12 opere recenti ispirate in parte al mondo naturale, come il sole, le conchiglie e le nuvole, realizzate in terraglia smaltata. Oltre a sculture tridimensionali, l’artista lavora a sculture dall’aspetto di calchi e dal tono surrealista, dove le cose quotidiane appaiono ribaltate e il racconto della realtà messo in discussione. Le opere esposte sono espressione di un nuovo impulso figurativo e pittorico nella ricerca di Deshayes, a lungo legata a poetiche astratte. L’artista è affascinato dalla malleabilità dell’argilla, materia capace di trasformarsi e prendere vita, oltre a offrire un’ampia libertà espressiva, come il disegno, spazio libero di immaginazione e creazione. Tra le sale della Fondazione prende forma l’immaginario di Nicolas Deshayes, fatto di oggetti, visioni, fantasia. A influenzare lo sguardo dell’artista sono gli oggetti esposti nelle vetrine, le decorazioni stagionali nei negozi locali in occasione delle festività e le specialità gastronomiche. Il patrimonio storico-artistico, architettonico e culturale del territorio vicentino ha guidato le scelte stilistiche e formali della produzione scultorea degli ultimi anni di Deshayes. Ne sono esempio Organ (2025), un Sacro Cuore il cui aspetto ricorda una scultura di cioccolato lucente, e Lagoon (2025), in cui riecheggia la figura del Leone di San Marco. Per la realizzazione delle opere l’artista ha seguito la tecnica della colata in stampo, che gli ha concesso di ottenere delle sculture dalle forme precise, a volte dalle linee rette altre più curvilinee. Le sculture rivelano una tensione tra precisione industriale e libertà espressiva, tra produzione seriale e manufatto. A ispirare il titolo della mostra è la tecnica prospettica usata nelle pitture illusionistiche sui soffitti delle antiche dimore private, dal Rinascimento al Barocco, dove i corpi raffigurati appaiono allungati o schiacciati a seconda delle necessità prospettiche. Allo stesso modo dei pittori moderni, ma affidandosi alla modellazione dell’argilla, Deshayes gioca con il contrasto tra alto e basso, terra e cielo, costruendo uno spazio pervaso da un’atmosfera onirica, in cui dialogano utilità e fantastica, storia e invenzione. In mostra, il pensiero dell’artista è reso da due opere come Cloud (2025), sulla cui superficie gonfia è intervenuto l’artista con la pittura a simulare le nuvole, e The Natural World (2025), una coppia di conchiglie decorate con motivi animali. La mostra alla Fondazione Bonollo risuona con la personale cha l’artista ha in corso a Londra, alla Galleria Modern Art, che raccoglie una selezione di lavori realizzati da Deshayes nell’ultimo anno, e che sono in parte riproposti a Thiene, con alcune variazioni. Con questo nuovo progetto espositivo, la Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo per l’arte contemporanea rinnova il proprio impegno nella valorizzazione dei migliori talenti del panorama artistico internazionale e nella costruzione di un crocevia internazionale, che dal cuore di Thiene rivolge lo sguardo verso lo scenario culturale internazionale. 

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