Sergio Floriani. Le geografie dell’io” Al Castello del Monferrato cento opere del Maestro padovano
Il 18 ottobre sarà inaugurata, nelle Sale al Secondo Piano del Castello del Monferrato, la mostra antologica “Sergio Floriani. Le geografie dell’io”, curata da Emiliana Mongiat e accompagnata dal testo critico di Elena Pontiggia: un’esposizione che presenterà circa cento opere, proponendo un excursus incentrato sulla riflessione del Maestro sull’interiorità e sulla spiritualità dell’uomo, grazie a un percorso espositivo che si articolerà basandosi su due sezioni principali.
La prima sezione presenterà sculture, opere bidimensionali e installazioni dedicate al tema del rispecchiamento, connesso all’appartenenza di Floriani al Gruppo Narciso Arte. Tra i lavori principali “Lo stagno”, “Identità complessa”, “Lux Mundi”, “Sagome” e le quattro “Porte nere”. In questa parte della mostra il pubblico potrà scoprire come l’artista utilizzi l’impronta e le superfici specchianti per rappresentare la trasformazione della realtà in arte, modulando materiali e forme in relazione allo spazio circostante. |
Sergio Floriani, SAGOMA-ONDA, 2017. Stagno su piombo su tavola |
La seconda sezione, proseguirà con lavori in metallo e installazioni come “Columna exagona”, che introducono il colore come elemento ulteriore di percezione e trasformazione. Saranno esposti anche i 21 acquerelli del “Sillabario”, i “Cerchi d’acqua” e gli acrilici su carta “Alterno” e “Diagonale 2”.
Il percorso si chiuderà con opere ispirate al Lago d’Orta, nelle quali acqua e luce diventano elementi costanti della produzione e della ricerca artistica di Floriani.
A corredo della mostra sarà pubblicato un catalogo edito da Martelli Art, di 120 pagine a colori, con i testi di Emiliana Mongiat ed Elena Pontiggia.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 1° febbraio 2026 durante gli orari consueti di apertura del Castello del Monferrato. |
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Sergio Floriani, DIVIDO PER DUE STAGNO, 2003. Ferro e stagno |
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