Soave La Cappuccina

1. La Cappuccina: prezioso gioiello tra rocce vulcaniche

Una gemma luminosa che brilla tra neri e porosi basalti, sulle colline ad est di

Verona. È cantina La Cappuccina, azienda gioiello del Soave, che si staglia,

circondata da colli di roccia nera, in un mare di generose vigne di Garganega.

La Cappuccina non è una semplice azienda agricola, ma un vero e proprio

punto di riferimento per la viticoltura biologica, un luogo dove la storia, la natura

e l'innovazione si fondono per dar vita a vini di straordinaria espressione.

L'azienda si estende su circa 43 ettari di vigneti, tutti coltivati con metodi

biologici certificati, da cui nascono vini inconfondibili per struttura e mineralità.

La cantina, guidata da Sisto, Pietro ed Elena, quarta generazione della famiglia

Tessari, è oggi tra le più rappresentative del Soave.

È grazie alla loro dedizione, al loro spirito imprenditoriale e alla loro profonda

conoscenza della vitivinicoltura, che La Cappuccina ha saputo evolversi,

mantenendo salde le proprie radici, abbracciando con entusiasmo le sfide del

futuro. I fratelli Tessari hanno saputo coniugare l’anima antica tramandata dai

predecessori - plasmata di rispetto per la terra, di attenzione ai ritmi della natura

e di un sapere artigianale, con uno slancio profondamente dinamico.

Un approccio produttivo completamente biologico, l’adozione di tecnologie

d’avanguardia in cantina, l’autosufficienza energetica sono i tratti distintivi di

questa cantina legata alle sue colline ma con uno sguardo che punta sempre

lontano.

Oggi i vini de La Cappuccina sono presenti sulle tavole dei migliori ristoranti del

mondo quali perfetti ambasciatori di un saper fare genuino e vero, tipicamente

italiano. I numerosi premi e riconoscimenti ne attestano di anno in anno

l’indiscussa qualità, portando valore non solo all’azienda ma all’intera

denominazione del Soave, di cui la cantina fa orgogliosamente parte.

1

La CAPPUCCINA

2. La filosofia produttiva: pionieri del Biologico

Nel 1985, La Cappuccina opta per un metodo produttivo rispettoso dei cicli

naturali e della vita del suolo. È, infatti, la prima azienda della denominazione

Soave ad adottare tecniche di agricoltura biologica certificata lungo l’intera

filiera, dalla vigna alla cantina. Da allora, ogni vendemmia è parte di un percorso

coerente, guidato da conoscenza agronomica e sensibilità ecologica. Una scelta

pionieristica, assunta quando l’idea di sostenibilità non era così diffusa.

La natura chiama la natura. Il resto viene cesellato da questo inconfondibile

terroir di origine vulcanica che conferisce ad ogni singola bottiglia un marchio

territoriale unico e riconoscibile.

Al bando l’uso di diserbanti, di concimi chimici e di pesticidi, con il risultato di

garantire al consumatore finale vini più naturali e più sani e, con un maggiore

rispetto per l’ambiente.

Le pratiche agronomiche privilegiano la biodiversità. Si incoraggiano

l’inerbimento tra i filari e l’antica pratica del sovescio, che contribuiscono a

donare azoto al terreno e favoriscono l’insediamento di api e coccinelle,

elementi fondamentali per la salute delle viti.

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