Vini Vulcanici una vera sorpresa lungo tutta la penisola

 

VINI VULCANICI: 7 ETICHETTE SORPRENDENTI
DAL PIEMONTE ALL'ETNA

«L'attività eruttiva dei vulcani ha dato vita a terreni con caratteristiche del tutto originali e peculiari. Le rocce che si formano – racconta Gianpaolo Girardi, fondatore di Proposta Vini – in seguito ad attività vulcaniche rappresentano un mondo vario e affascinante. I vini vulcanici sono riconoscibili soprattutto al gusto, dove emerge una nota evidente di mineralità, una sensazione netta di sapidità accompagnata sempre da una piacevolissima e persistente acidità. Anche in presenza di gradazioni alcoliche elevate, questi vini sono leggeri, eleganti e persistenti al gusto. Coltivare uve su terreni vulcanici significa essere custodi di conoscenze ancestrali e possedere una fisicità dinamica necessaria a sopportare il duro lavoro. Queste uve sono figlie di viti determinate ad assorbire umori affondando le loro caparbie radici nelle profondità più oscure di suoli vergini, primordiali, ricchi di minerali, complessi».

Un patrimonio enologico unico, intrigante e sorprendente per la sua vocazione alla longevità che tra vulcani attivi, estinti e dormienti si snoda lungo tutto lo stivale e che Proposta Vini valorizza dal 2019 con il progetto “Vini vulcanici”:

CANTINA SOCIALE DI GATTINARA – GATTINARA
Nel cuore del Piemonte, nelle terre del Nebbiolo, nascono vini pregiati e unici come il Gattinara, le cui peculiarità sono fortemente influenzate dalla storia geologica del Supervulcano della Valsesia, risalente a circa 280 milioni di anni fa. Il suolo di quest’area, ricco di minerali, dona al vino note sapide e complesse, oltre a una grande eleganza che fanno del Gattinara una delle declinazioni più affascinanti del Nebbiolo. Non fa eccezione il Gattinara dell’omonima Cantina Sociale, nata nel 1908, che spicca alla vista con il suolo colore granato e cattura l’olfatto con i suoi aromi intensi che ricordano la frutta rossa e le marasche sotto spirito. In bocca è austero, con tannini morbidi e maturi e un finale persistente. Un rosso di grande carattere da gustare con carni rosse, selvaggina, arrosti, salumi tipici piemontesi, piatti a base di funghi e formaggi stagionati.
Prezzo al pubblico: 32 euro
QUOTA 101 – MALTERRENO BIO
Nasce a Torreglia, vicino a Padova, il bianco Malterreno bio di Quota 101, azienda fondata dalla famiglia Gardina nel 2010 e impegnata nella valorizzazione del territorio attraverso una vitivinicoltura organica e sostenibile, in armonia con la natura e la biodiversità, per produrre vini autentici e genuini. Così Malterrreno, ottenuto da uve Manzoni bianco, Tai e Garganega, è pura espressione del suo terroir di origine vulcanica con i suoi profumi delicatamente fruttati e aromatici, tra cui sentori di frutta bianca e tropicale, un gusto morbido e una spiccata mineralità. Perfetto come aperitivo e per accompagnare piatti a base di pesce come linguine alle vongole, risotti di mare, cocktail di gamberi al vapore, polpo alla piastra, ma anche carni bianche e formaggi a pasta molle.
Prezzo al pubblico: 17 euro
SERGIO MOTTURA – LA TORRE A CIVITELLA GRECHETTO BIO
Incastonata tra le colline argillose e i calanchi della Tuscia a ovest, e la fertilità delle pianure umbre del Tevere ad est, la cantina guidata da Sergio Mottura lavora la terra facendosi custode di un patrimonio di biodiversità e di profonda tradizione vinicola.
Dai suoli principalmente vulcanici, parte del complesso vulcanico dei monti Vulsini e del lago di Bolsena, nascono le uve di Grechetto che danno vita a La Torre a Civitella, un bianco di grande carattere, complesso e avvolgente che distingue per i suoi profumi intensi ed eleganti con note di frutta bianca, agrumi, nocciola e burro fuso. Al palato è rotondo e vellutato con un finale persistente e lievemente tannico che ben si sposa con piatti sapidi e dal gusto deciso come la zuppa di cipolle e speziati come il pollo al curry ma anche con sushi, crostacei, risotto alla milanese e ossibuchi.
Prezzo al pubblico: da 23 euro
CANDIDATERRA – PANDATARIA IL VINO DEL CONFINO
A Ventotene, isola di origine vulcanica dell’arcipelago pontino, il giovane Luigi Sportiello ha ripristinato l’antica tradizione vitivinicola scomparsa alla fine degli anni Sessanta. In questo fazzoletto di terra incantato, Sportiello e la sua azienda Candidaterra sono dediti alla coltura di Fiano, Greco e Falanghina da cui nasce Pandataria Il Vino del Confino. Un vino minerale che con i suoi sentori di agrumi e macchia mediterranea riflette nel calice le peculiarità dell’isola di cui porta l’antico nome. Di color giallo paglierino lucente, al naso rivela profumi di erbe aromatiche con tocchi di pesca bianca e agrumi. In bocca freschezza e mineralità ben si bilanciano in un sorso elegante e profondo. Un profilo organolettico che rivela l’unicità delle uve di Candidaterra, che crescono su terreni a matrice tufacea di origine vulcanica, accarezzate dai sapidi e incontaminati venti marini e dorate dal sole. Ideale da abbinare con carni bianche e con specialità marinare tipiche dell’isola, come il carpaccio di scorfano.
Prezzo al pubblico: 27 euro
LA SIBILLA – CRUNA DELAGO FALANGHINA CAMPI FLEGREI
A Bacoli, nei Campi Flegrei, la famiglia Di Meo, proprietaria de La Sibilla, produce vini sinceri dalla forte impronta sapida e minerale, tipica di questi terreni vulcanici costituiti da cenere e lapilli. Cinque generazioni di viticoltori che custodiscono antiche vigne, tramandando tradizioni enologiche e gastronomiche da cui nascono bottiglie che sfidano il tempo come CRUna DeLago, vino ottenuto da uve Falanghina Campi Flegrei in purezza raccolte da un’unica vigna di 65 anni di età. Un bianco strutturato e complesso con aromi di limone e cedro, frutta a polpa gialla matura, in un evolversi continuo di profumi di timo e rosmarino che ben presto lasciano spazio a note affumicate e di idrocarburi. Il sorso è pieno e avvolgente, corposo e fresco con una spiccata sapidità che ne prolunga il finale con eleganza in note iodate. Perfetto come aperitivo e con spaghetti allo scoglio o ai ricci di mare, risotto alle verdure o al nero di seppia, orata al cartoccio e tonno alla griglia.
Prezzo al pubblico: 35 euro
HIBISCUS  ZIBIBBO PASSITO ZHABIB
Hibiscus è l’unica cantina dell’isola di Ustica (nata dall’emersione di una parte del vulcano sottomarino Monte Anchise) e sotto la guida dell’intraprendente agronoma Margherita Longo produce vini di grande carattere e freschezza che rispecchiano la natura vulcanica dei suoli, la vicinanza al mare e la biodiversità del paesaggio. Tra i vitigni autoctoni spicca lo Zibibbo, da sempre coltivato sull’isola e vinificato da Hibiscus in versione passita nello Zhabib: un vino intenso e solare che trasmette gli aromi fruttati delle uve moscato, regalando piacevoli sensazioni dolci di mandorle, fichi secchi e miele, in equilibrio con gradevoli note di freschezza. Il pairing perfetto per pasticceria a base di frutta secca, dolci al cioccolato ma anche formaggi piccanti e piatti della cucina siciliana. Ottimo da sorseggiare freddo come vino da meditazione.
Prezzo al pubblico: 49 euro
 
BARONE DI VILLAGRANDE – ETNA BIANCO MONTE ARSO
La storia della famiglia Nicosia è legata a quella della contrada di Villagrande dalla fine del Seicento: dieci generazioni di viticoltori che sulle pendici dell’Etna producono vini che incarnano ed esaltano le peculiarità di questo microcosmo fuori da qualsiasi luogo comune. Così dalle uve di Carricante coltivate nella vigna di Monte Arso, antico cono vulcanico formatosi intorno al 1150 a seguito di un’importante colata lavica, situato al confine del versante Est laddove il vulcano volge verso Sud, nasce l’Etna Bianco Contrada Monte Arso. Un gioiello enoico composto da Carricante 95% e altre varietà a bacca bianca indigene del territorio 5%, i cui profumi di fiori bianchi e agrumi invitano a un sorso sapido e freschissimo, sinuoso e persistente che fa intuire gli oltre 800 metri di altitudine in cui crescono le uve. Un bianco avvolgente da sorseggiare con frutti di mare, crostacei, risotti e paste con verdure e legumi, grigliate di pesce, carni bianche e formaggi freschi.
Prezzo al pubblico: da 23 euro

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