Caveman lo spettacolo di grande successo compie 30 anni: la nuova tournée
In un mondo dove il matrimonio è ormai un’istituzione in crisi, la comicità sagace che gioca con la sdrammatizzazione del rapporto uomo-donna rende CAVEMAN uno spettacolo iconico e di grande successo nel mondo teatrale di tutto il mondo.
Il monologo, nato negli Stati Uniti nel 1995 dalla penna del commediografo Rob Becker, ha fatto il giro del mondo coinvolgendo oltre quaranta Paesi e oltre dieci milioni di spettatori.
E dopo ben trent’anni è ancora talmente attuale da registrare sold out ovunque, anche grazie alla magistrale interpretazione di veri e proprio frontmen, dotati del carisma e dalla verve necessaria per dominare un one-man show.
In Italia è mattatore da oltre vent’anni Maurizio Colombi che, dopo aver vinto nel 2013 il titolo di “Best Caveman in the World”, ha ispirato il mondo col suo adattamento scenico e i suoi dialoghi, diventando un modello internazionale orgogliosamente made in Italy.
“L’Uomo delle Caverne” italico è in tour da oltre vent’anni registrando numeri da capogiro. Basti pensare che solo nella città di Milano ha registrato oltre mezzo milione di persone in seicento repliche.
A Torino torna dopo due anni di assenza a grande richiesta del pubblico perché è uno spettacolo da vedere e rivedere più volte, sempre rinnovato e legato all’attualità, capace di divertire un pubblico eterogeneo, dai single ai fidanzati novelli fino alle coppie più rodate, che ben conoscono le dinamiche raccontate nello show.
Il tema cardine è l’eterno incontro/scontro tra uomo e donna, con l’analisi dei difetti di ciascuno e le diverse modalità di pensiero e azione. Un argomento intramontabile - si potrebbe dire vecchio come il mondo (da qui il titolo di “L’Uomo delle caverne”) - ma sempre rilevante.
Uno sguardo preistorico e umoristico sulla battaglia dei sessi, frutto di studi di antropologia, psicologia, sociologia e persino mitologia; il tutto condito da una forte impronta ironica. La capacità di identificarsi nelle storie raccontate scatena l’ilarità del pubblico che esce dalla sala divertito e in grado di affrontare le scaramucce casalinghe quotidiane con uno spirito più leggero e scanzonato.
Rispetto al testo originale Colombi ha aggiunto al testo una reale evoluzione, arricchendo i contenuti affrontati per portare a riflettere sui cambiamenti nelle coppie e nell’identità di genere degli ultimi decenni, toccando argomenti più attuali e inclusivi su tutti i rapporti, inclusi quelli LGBTQ+. Si esplora come la tecnologia abbia influenzato le dinamiche relazionali, trattando temi come l'uso dei social media, le app di incontri e la comunicazione digitale, che hanno rivoluzionato il modo in cui le persone si conoscono e interagiscono.
Il mondo è cambiato e così i ruoli di genere, con le tradizionali divisioni di compiti domestici e lavorativi sempre più fluide; con uomini e donne che oggi collaborano più equamente nella gestione della famiglia e della quotidianità professionale.
Proprio grazie a questi aggiornamenti lo spettacolo è riuscito a mantenere la sua rilevanza e popolarità, offrendo un'esperienza teatrale che non solo fa ridere, ma anche riflettere, diventando un ritratto fedele e attuale delle relazioni umane.
Colombi, che sarà accompagnato sul palco da una band live, dichiara: “Spesso mi chiedono perché ogni anno il pubblico torni a vedere lo spettacolo. Io credo perché ormai sia diventato un appuntamento irrinunciabile per ridere, confrontarsi e riflettere. Ogni anno che passa noi ci evolviamo, cresciamo. Dopo vent’anni anche io sono, più che invecchiato, “geneticamente modificato” e porto sul palco la difficoltà comica dei Boomers come me, della Generazione X,dei Millennials alle prese con la Generazione Alpha. Sono mondi sempre più lontani, coi quali parlare di amore e sesso è sempre diverso, ma al contempo esilarante.
E poi, ragazzi, ascoltatemi: da statistica sembra che dopo aver visto il mio spettacolo due coppie di fidanzati su tre appianino i dissapori e addirittura si sposino. Che aspettate?!”

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