UNA STORIA DA CELEBRARE Maso Martis nasce dalla storia d’amore tra Antonio Stelzer e Roberta Giuriali, che si incontrano per la prima volta nel 1987 durante una vacanza in ex Jugoslavia: poteva essere un flirt estivo, invece fu amore a prima vista. La notte di S. Lorenzo, il 10 agosto 1987, il primo bacio e da lì non si sono più lasciati. Negli anni Ottanta il padre di Antonio, l'imprenditore Giuseppe Stelzer, aveva intravisto un'opportunità di investimento: vende una proprietà in Veneto e acquista 12 ettari di terreni, compresi di bosco e casa colonica, situati sulla collina Est di Trento, a Martignano. Il paese si trova a 450 m di altitudine, ai piedi del Monte Calisio (detto Argentario) ed è un luogo caratterizzato da terreno calcareo, ricco di scheletro e roccia rossa trentina, e da un'ottima esposizione al sole, elementi perfetti per la coltivazione dei vigneti. Tra il 1982 e il 1986 vengono bonificati i terreni e piantati a vigneto, con l'intento iniziale di vendere le uve alla Cantina Sociale di Trento: le varietà prevalenti erano, e sono tuttora, Chardonnay e Pinot Nero, e altre tipologie minori come Cabernet Sauvignon (in un secondo momento tolto dalla produzione), Pinot Meunier e il raro e prezioso Moscato Rosa. Antonio, figlio minore di Giuseppe, aveva dedicato la maggior parte del suo tempo alla costruzione del vigneto, nonostante la giovane età. Per questo, nel 1990, il padre decide di affidare l’azienda agricola a lui e alla fidanzata Roberta, che insieme decidono di intraprendere la strada più difficile, ossia quella della spumantizzazione. Attrezzata la cantina con il minimo indispensabile e ristrutturata la casa, inizia la storia di Maso Martis, con a capo Roberta e Antonio, che si sposarono poi nel 1992, poco prima della nascita delle figlie Alessandra (1993) e Maddalena (1996). Maso identifica l'edificio rurale all'interno di un accorpamento di terreno unico, Martis * è il genitivo latino di Marte, perché risulta che l'antico nome del paese di Martignano, dove si trova la cantina, fosse Martis Fanum, ossia Tempio di Marte. Fin dagli esordi, Antonio e Roberta avevano le idee chiare su quello che volevano produrre, ossia quasi esclusivamente spumante Metodo Classico, aderendo da subito al disciplinare della Doc Trento, nata nel 1993. Quella che oggi può apparire una scelta facile e di tendenza, a quel tempo rappresentava invece una grande e lungimirante sfida, perché in quegli anni questa tipologia enologica del Trentino non aveva ancora raggiunto la reputazione di alta qualità che ha oggi con il marchio Trentodoc, nato nel 2007, che oggiraggruppa quasi 70 produttori aderenti all’Istituto Trento Doc. Il primo ottobre 2021 ha segnato per Maso Martis un passo fondamentale. «Abbiamo costituito una società semplice agricola con a capo le nostre figlie Alessandra e Maddalena – raccontano Antonio e Roberta Stelzer –. Un passaggio necessario e di grande soddisfazione visto il loro impegno in azienda da ormai diversi anni. Grazie al loro ingresso è stato possibile sviluppare al meglio l’accoglienza in cantina e tutta la parte di comunicazione web&social. I progetti per i prossimi anni sono diversi: abbiamo acquistato 2 ettari di vigneto a 800 metri di quota; siamo in procinto di ristrutturare il punto vendita e ampliare la sala degustazione, creando una struttura all’altezza della crescita del fenomeno enoturistico». Il passaggio di testimone è gestito in modo graduale: Roberta e Antonio sono ancora impegnati nell’attività aziendale, Roberta per la parte di promozione e commerciale, Antonio in campagna e cantina. 




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