Un Rubens in prestito da Genova alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia

 Brescia, 28 ottobre 2025 – Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei presentano il quarto appuntamento di quest’anno del format PTM Andata e Ritorno, il progetto che trasforma le “partenze” collegate alle richieste di prestito in “arrivi” di opere ospiti: un’occasione per accogliere nelle sale della Pinacoteca capolavori che consentano di approfondire temi legati non solo al percorso espositivo permanente ma anche, più in generale, alla storia della pittura e del collezionismo in città, offrendo al pubblico la possibilità di ammirare importanti opere provenienti da altri musei italiani e internazionali.

 

Ospite eccellente in questa occasione è il celebre Ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo di Pieter Paul Rubens, dipinto proveniente dalla Galleria Nazionale della Liguria (Musei Nazionali di Genova), che costituiva il fulcro della celebre collezione di Giovan Carlo Doria, di cui il Ministero della Cultura ha recentemente acquisito due importanti tasselli che hanno impreziosito la raccolta della Galleria Nazionale della Liguria stessa e che sarà esposto temporaneamente nella sala 1 della Pinacoteca Tosio Martinengo, dal 28 ottobre fino al 15 febbraio 2026. L’opera giunge a Brescia in occasione della partenza del San Giorgio e il drago, capolavoro assoluto della pittura del Quattrocento bresciano, in prestito alla mostra “San Giorgio. Il viaggio di un santo cavaliere dall’Oriente a Genova”, di cui l’opera delle Collezioni bresciane è anche l’immagine del manifesto ufficiale dell’evento, allestito negli spazi del Teatro del Falcone all’interno del complesso del Palazzo Reale di Genova.

 

L’arrivo del dipinto di Rubens rappresenta un’occasione straordinaria per presentare al pubblico bresciano, per la prima volta, un’opera del maestro di Anversa, massimo esponente del Barocco internazionale e tra i più influenti pittori dell’Età moderna. Il maestoso ritratto di Giovan Carlo Doria, nobile mecenate genovese, testimonia la potenza espressiva e la straordinaria capacità narrativa di Rubens, che unì monumentalità classica e sensibilità moderna in un equilibrio perfetto di forza e grazia. Il Ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo è una delle immagini più potenti e rappresentative della ritrattistica barocca europea.

 

Non mancano, nella storia collezionistica bresciana, tracce significative del legame con l’artista fiammingo. Un suo dipinto raffigurante Ercole che lotta contro il leone di Nemea era infatti conservato nella galleria della famiglia Avogadro, e diverse opere anticamente attribuite a lui o alla sua scuola arricchivano le raccolte di illustri famiglie locali, tra cui quelle dei Lechi. Grazie al lascito di Paolo Tosio, poi, la Pinacoteca conserva oggi un bozzetto con una Testa di vecchia, probabilmente ricavato da un prototipo del maestro a opera di un esponente della sua bottega. A completare questo dialogo con Rubens, si aggiunge la ricca collezione di stampe di traduzionecustodite nelle raccolte civiche, testimonianza concreta del duraturo interesse verso le sue invenzioni artistiche.

 

L’opportunità di ospitare un capolavoro del Seicento europeo assume un valore ancora più significativo poiché, in concomitanza con la presenza del Ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo, la Pinacoteca Tosio Martinengo accoglie anche la prima monografica italiana dedicata a Matthias Stom: “Matthias Stom. Un caravaggesco nelle collezioni lombarde”. Gli studi più recenti concordano nel riconoscere che Stom, anch’egli originario delle Fiandre, si formò proprio nella bottega rubensiana, per poi sviluppare in Italia un linguaggio autonomo, affermandosi come ultimo baluardo del naturalismo caravaggesco.

Il progetto è accompagnato da un quaderno a cura di Marie Luce Repetto e Gianluca Zanelli, edito nei tipi di Fondazione Brescia Musei e da percorsi di visita alla collezione e all’opera temporaneamente allestita presso la Pinacoteca Tosio Martinengo, curati da Fondazione Brescia Musei. Le visite, a partenza fissa e destinate ai singoli visitatori, sono in programma in occasione della giornata di inaugurazione, martedì 28 ottobre alle ore 16.30 e alle 17.00 e poi domenica 23 novembre21 dicembre18 gennaio e 15 febbraio 2026.

La visita al dipinto di Rubens è gratuita per tutti gli abbonati all’Abbonamento Musei Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, grazie all’inclusione della Pinacoteca Tosio Martinengo nell’offerta del circuito. Anche i cittadini bresciani, che già possono accedere gratuitamente alla Pinacoteca, avranno così l’occasione per tornare e ammirare l’opera e, con l’occasione, scoprire anche la mostra dedicata a Matthias Stom.

Con questo nuovo capitolo, PTM Andata e Ritorno si conferma un progetto innovativo e dinamico, capace di intrecciare relazioni tra istituzioni culturali, ampliare i percorsi di lettura delle collezioni permanenti e consolidare il ruolo di Fondazione Brescia Musei come interlocutore autorevole nel panorama museale nazionale e internazionale.

La mostra, visto l’ingente valore assicurativo dell’opera, si pregia della sponsorizzazione tecnica di Strategica, broker ufficiale di Fondazione Brescia Musei.

 

 

L'arrivo a Brescia dell’imponente Ritratto equestre di Giovan Carlo Doria di Rubens rappresenta un momento di grande prestigio per la nostra città e per il suo sistema museale. Questo capolavoro del Barocco europeo, esposto per la prima volta al pubblico bresciano, testimonia la capacità di Fondazione Brescia Musei di costruire relazioni qualificate con istituzioni culturali di primo piano. Il progetto PTM Andata e Ritorno si conferma, ancora una volta, una formula vincente: non si tratta solo di prestiti, ma di veri e propri dialoghi tra capolavori che arricchiscono il percorso della nostra Pinacoteca e offrono ai cittadini e ai visitatori occasioni straordinarie di approfondimento. La presenza del dipinto di Rubens, infatti, assume un valore ancora più significativo grazie alla compresenza in Pinacoteca della mostra dedicata a Matthias Stom, altro maestro fiammingo formatosi proprio nella bottega rubensiana. Brescia conferma di saper valorizzare il proprio patrimonio attraverso una progettualità culturale ambiziosa e una capacità di fare rete che ci proietta con autorevolezza nel panorama museale italiano ed europeo.

Laura Castelletti, Sindaca di Brescia

 

Ospitare per la prima volta un capolavoro di Rubens significa offrire ai bresciani e ai visitatori un'esperienza culturale di straordinario valore. Un'occasione che arricchisce l'offerta della nostra Pinacoteca e rafforza il legame tra la città e i grandi maestri della storia dell'arte europea.

Francesco Tomasini, Consigliere Comune di Brescia con delega alle Attività culturali

 

Incessante in questo 2025 il rullino di marcia di Pinacoteca Tosio Martinengo. L'esposizione di questo capolavoro di Rubens rappresenta il quarto focus "one-off" dopo gli episodi di Mazzolino, Bezzuoli e Gigola; ma soprattutto esso giunge in lineare continuità con "Matthias Stom, un caravaggesco nelle collezioni Lombarde", di cui possiamo definire quest'opera un prologo dal punto di vista concettuale; e di poco seguente al deposito dell'opera pivotale del percorso artistico di Cipper, il Todeschini, di recente acquisita in deposito nelle collezioni bresciane, ed esposta nelle sale della pittura di genere settecentesca. Una Pinacoteca viva come non mai, all'altezza del confronto con le grandi gallerie europee.

Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei

 

La circuitazione delle opere d'arte è una strategia fondamentale nell'animazione delle collezioni. Ingiustamente vista da alcuni come un peso per il patrimonio esposto in un museo, l'esperienza e la pratica dei prestiti d'opere d'arte - beninteso sempre a mostre di taglio scientifico e di provato valore - contribuisce a creare expertise e competenze nel personale che gestisce queste movimentazioni e, se incanalato all'interno di una programmazione strategica, nuove occasioni di valorizzazione e racconto del patrimonio.

È questo il caso del prestito del capolavoro San Giorgio e il drago, divenuto l'immagine guida della mostra dedicata al santo protettore di Genova, allestita dalla Direzione Regionale Musei nel capoluogo Ligure, il cui prestito è stato frutto di uno scambio per far giungere, proprio nel periodo in cui abbiamo in mostra la monografica dedicata al fiammingo Stom, l'opera del grande caposcuola Rubens. Un progetto virtuoso per il quale desidero ringraziare la disponibilità della direttrice del polo genovese e i colleghi coinvolti in questa complessa operazione, che si è pregiata anche del supporto finanziario decisamente prezioso, visto i valori dell'opera, del broker assicurativo Strategica, che segue la Fondazione Brescia Musei da alcuni anni.

Stefano Karadjov, Direttore Fondazione Brescia Musei

 


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