Torna Grandi Langhe alle OGR di Torino il 26 e 27 gennaio 2026
GRANDI LANGHE E IL PIEMONTE DEL VINO EDIZIONE 2026: ALLE OGR DI TORINO IL 26 E 27 GENNAIO IL GRANDE EVENTO DEL VINO PIEMONTESE
Torna alle OGR di Torino, il 26 e 27 gennaio 2026, Grandi Langhe e il Piemonte del vino, la manifestazione professionale, nata da un’iniziativa dei Consorzi Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani e del Roero e oggi supportata anche dal Consorzio Piemonte Land of Wine, dedicata oltre che alle nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero a tutti gli altri vini che raccontano l’eccellenza enologica delle colline piemontesi.
Due giorni intensi di degustazioni rivolte a operatori, stampa e professionisti del settore, che potranno incontrare i produttori provenienti da Langa, Roero e da tutte le principali aree vitivinicole del Piemonte, comprese le denominazioni di Alto Piemonte, Monferrato, Astigiano e le realtà specializzate in spumanti metodo classico e metodo charmat.
Per dare l’idea della grande varietà di territorio che proporrà l’edizione 2026, alle OGR saranno presenti e riconoscibili anche realtà vitivinicole come il Tortonese, l’Ovadese, il Chierese, il Canavese. Si tratta di aree in grande crescita di valore, volumi e percezione, il cui coinvolgimento concreto conferma come la manifestazione sia diventata a tutti gli effetti l’evento “en primeur” dell’intero Piemonte vinicolo
I numeri parlano chiaro: alla manifestazione di Torino hanno aderito 510 Cantine, 375 dalle Langhe e dal Roero e 135 dagli altri territori vinicoli della regione. È la conferma di come l’edizione 2026, per adesioni, ambiti, ampliamento dell’offerta e attenzione dei media e degli operatori, rafforzi il ruolo di Grandi Langhe quale piattaforma di riferimento per promuovere il vino piemontese nel mondo. Nello stesso tempo è affermato il ruolo delle OGR di Torino che in tema vino sono luogo ideale di incontro tra tradizione e innovazione, ricerca e divulgazione, comunicazione e promozione.
Gli spazi ampi, i servizi tecnici di alto livello e un contesto architettonico unico nel cuore della Torino Industriale di un tempo, permettono ai visitatori di assaggiare in modo accurato le nuove annate e conoscere da vicino le storie dei produttori, dalle grandi Cantine alle realtà familiari.
«Grandi Langhe rappresenta un momento fondamentale per il nostro territorio, una chiave di volta che fa della narrazione reale dei nostri vini il punto focale di un grande disegno di promozione internazionale» dice Sergio Germano, presidente del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Dogliani. «È l’occasione - spiega - per raccontare a professionisti e buyer internazionali, a giornalisti e comunicatori dall’Italia e dal mondo, la qualità e la complessità dei nostri vini, frutto di un lavoro che nasce dal profondo rispetto per i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato dal 2014 Patrimonio Mondiale dell’umanità tutelato dall’Unesco. E in questo senso, attraverso Grandi Langhe, è il confronto diretto con il pubblico specializzato che ci permette di valorizzare al meglio ogni nuova vendemmia».
Alla kermesse torinese accanto ai grandi rossi di Langa, saranno protagonisti anche i vini del Roero, con i loro profili identitari. «È una vetrina strategica che, negli anni, edizione dopo edizione, è diventata uno dei più importanti eventi del vino in Piemonte e in Italia» afferma Massimo Damonte, presidente del Consorzio Tutela del Roero. «Offre - annota - la possibilità di dialogare con un pubblico specializzato internazionale attento, curioso e sempre più sensibile alla qualità, all’origine e al racconto genuino e diretto dei nostri vini. Il fatto poi di presentarci come Piemonte, come massa critica del vino con tutti i territori rappresentati, sono certo sia il modo più corretto a attrezzato per affrontare momenti sfidanti come quelli che stiamo attraversando».
L’evento rientra nel progetto di promozione unitaria del sistema vitivinicolo regionale coordinato dal Consorzio Piemonte Land of Wine, che riunisce le principali realtà consortili vinicole piemontesi e che supporta in pieno Grandi Langhe e il Piemonte del vino. «È un evento principe del vino in Piemonte e dimostra una volta di più la forza della collaborazione fra i territori vitivinicoli» sottolinea Francesco Monchiero, presidente del consorzio. «L’unione di Langa, Roero, Monferrato, Astigiano e Alto Piemonte, insieme ai produttori di spumanti e alle altre denominazioni e aree produttive come Ovadese, Chierese, Tortonese, il Monferrato astigiano e alessandrino con l’Acquese, le doc e le docg del Nord Piemonte e delle province di Novara e Vercelli, con le loro dieci denominazioni e del Torinese con i territori, oltre che di Chieri anche del Pinerolese e del Canavese, insieme ai 14 Consorzi vinicoli in rappresentanza e tutela delle varie aree e denominazioni, offre un’immagine completa, moderna e all’avanguardia del nostro patrimonio enologico. Grandi Langhe, nata dall’impegno dei Consorzi Barolo e Barbaresco e Roero e ora implementata dal supporto di Piemonte Land in una chiara ottica piemontese, è un appuntamento che rafforza la presenza del Piemonte sui mercati globali. Un’azione che, mai come in questo momento storico, è vitale per la nostra economia vinicola e per l’intero sistema Italia che si fonda su un Made in Italy da difendere e promuovere nel segno di una diplomazia culturale che è uno degli strumenti più importanti e preziosi non solo per il Piemonte, ma per l’intero Paese. I numeri della manifestazione sono in crescita - annota Monchiero - è il segno che il mondo del vino piemontese c’è e ha voglia di prendersi lo spazio che merita in Italia e nel mondo».
Saranno oltre 700 le etichette dedicate alla sala stampa, riservata esclusivamente agli ospiti “media”, i quali potranno assaggiare con assistenza e guida di esperti sommelier.
Le degustazioni si svolgeranno dalle 10 alle 18 in entrambe le giornate.



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